Aiuto!problema irrisolvibile? 2

21 settembre 2007

Aiuto!problema irrisolvibile? 2


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02 agosto 2007

Aiuto!problema irrisolvibile? 2

Ringrazio la Dottoressa Baldo per la sua sollecita e credo esatta visione e dimensione del problema. Desidererei anche se possibile una valutazione Psichiatrica in modo tale da avere nel possibile di una e-mail più elementi possibili da valutare. Ho 34 anni. A 10 anni è morto mio padre. Dal 1985 faccio uso di antidepressivi. Diciamo sono sopravvissuto, mai stato bene!Visitato da decine di Psichiatri, Neurologi, Psicologi. Oggi la mia depressione è molto grave, mi impedisce di lavorare (e non me lo posso permettere di perdere il mio lavoro). Ho perso gli affetti, non riesco più a relazionarmi, a semplicemente parlare, tenermi in piedi, dormire. . . Causa di tutti i farmaci usati in passato e recentemente, il mio fagato presenta Fosfatasi Alcalina aumentata di tre volte e Bilirubina Diretta di due volte e mezzo con fortissimi dolori al fianco destro avanti-retro e dolenzia irradiata al muscolo sopra la spalla destra. Inoltre i due valori non si arrestano. Il Curante e l'Epatologo sostengono che il quadro è sintomo di intossicazione e sovraccarico epatico da farmaci. Non bevo se non saltuariamente, non ho mai fatto uso di sostanze illecite. L'Epatologo sostiene che oltre il Samyr 400(non ottenendo alcun beneficio per la depressione), non posso più usare alcun farmaco di interesse psichiatrico poichè epatotossici e quindi fatali per il mio fegato. Lo Psichiatra e lo psicologo in collaborazione, sostengono che non ho la minima possibilità, di anche solo migliorare, senza seria ed immediata terapia farmacologica. Non sanno più neanche loro come dipanare questo irrisolvibile problema. Mi stanno abbandonando poichè non trovano soluzione. Intanto io peggioro di giorno in giorno. Cosa devo fare, dove e a chi mi devo rivolgere?Ditemi Voi, sono nelle vostre mani competenti. Grazie.

Risposta del 05 agosto 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


una valutazione psichiatrica può essere fatta solo direttamente attraverso un esame clinico e alcuni specifici test. Sicuramente il suo è un caso complesso ma credo che non si dovrebbe mai pensare che un caso è irrisolvibile. Ovviamente bisogna porsi obiettivi realistici e l'obiettivo principale non è tanto un "guarigione", ma un buon adattamento alla realtà personale. In tal senso un piano psicoterapeutico, che va valutato caso per caso, dovrebbe dare qualche risultato. Forse nel suo caso più che una psicoterapia individuale potrebbe essere utile una psicoterapia psicodinamica di gruppo.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)

Risposta del 21 settembre 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO


Sicuramente un buon omeopata unicista potrebbe intanto risolverle il problema del sovracccarico epatico, e forse anche darle la spinta giusta. Ma le raccomando di trovare un professionista di scuola rigorosamente hannemaniana.

Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
Specialista in Neuropsichiatria infantile
Specialista in Scienza dell'alimentazione
MILANO (MI)



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