24 ottobre 2004
Accertamenti
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21 ottobre 2004
Accertamenti
Buongiorno, scrivo per conto del mio papà. Da diversi anni soffre di prostata, i valori sono sempre molto alti (dalle ultime analisi è risultato 13) e dopo diverse cure le cose non sono affatto migliorare. Lui personalmente dice di non aver nessun disturbo particolare e dalle 2 biopsie fatte è risultato solo che la stessa si sia ingrossata e gli è stato riscontrato un tumore benigno. Mio padre vive ad Avellino (io a Roma) e i medici non sanno più cosa fare perchè non capiscono da cosa possano dipendere questi valori così alterati. Ci hanno consigliato di farlo vedere da un centro specialistico, secondo lei sarebbe opportuno?Risposta del 24 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott. MICHELANGELO SORRENTINO
Il valore di 13 del PSA (credo sia questo l'esame a cui si riferisca) sono sicuramente elevati. Il PSA è un marker d'organo e non di malattia, cioè vuol dire che risulta alterato (aumentato) in tutte le condizioni in cui vi è una patologia a carico della prostata (infiammazione, ipertrofia o adenoma, tumore). il fatto che ci siano state due biopsie negative per tumore sicuramente è rassicurante anche se non esclude completamente che in qualche zona della proatata ci possa essere un piccolo nodulo neoplastico che non sia stato centrato dalla biopsia. Se l'adenoma prostatico è molto voluminoso può da solo determinare l'aumento del PSA. Per quanto riguarda le terapie, se non esistono sintomi fastidiosi (mi riferisce che suo padre non ha disturbi) non sono indispensabili, se invece ha dei fastidi urinari si può prendere in considerazione di trattarli ma questo non determinerà con certezza l'abbassamento del PSA. Sicuramente la situazione deve essere monitorizzata costantemente da uno specialista urologo.
Cordiali saluti
Dott. Michelangelo Sorrentino
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
NAPOLI (NA)