Adenoma pleomorfo

21 giugno 2008

Adenoma pleomorfo


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14 giugno 2008

Adenoma pleomorfo

Salve, volevo delle delucidazioni riguardo a mio nipote che deve essere operato di Adenoma Pleomorfo. Dopo una serie di analisi gli hanno diagnosticato, da referto citologico; ABBONDANTE MATERIALE MIXOIDE NEL CUI CONTESTO SI REPERTANO NUMEROSI AGGREGATI DI ELEMENTI CELLULARI MIOEPITERIALI ED EPITERIALI CON CARATTERI CITOLOGICI DI BENIGNITA' RARI ELEMENTI INFIAMMATORI. IL QUADRO MORFOLOGICO E' COMPATIBILE CON ADENOMA PLEOMORFO. E dal referto RM parotide (senza e con contrasto); PRESENZA DI NEOFORMAZIONE A MORFOLOGIA OVOIDAL, A MAGINI NETTI E A DIMOSOGENEA INTENSITA' DI SEGNALE DELLE DIMENSIONI DI 24 X 15 X 23 mm IN CORRISPONDENZA DELLA GHIANDOLA PAROTIDE DI SX. LA NEOFORMAZIONE E' LOCALIZZATA NELLA PORZIONE PIU' CRANIALE DELLA PAROTIDE ED APPARE CONFINATA ALL'INTERNO DELLA GHIANDOLA. PRESENZA DI ALCUNI ELEMENTI LINFOGHIANDOLARI IN SEDE LATEROCERVICALE BILATERALMENTE IL MAGGIORE A DX DELLE DIMENSIONI DI 22 mm. Vorrei sapere quali sono i rischi dell'intervento e il post-operatorio e soprattutto uno dei centri migliori per questo tipo di intervento considerando che noi siamo di Pescara (Abruzzo)

Risposta del 18 giugno 2008

Risposta a cura di:
Dott. MARCO RUGGERO MARIANI


Salve,
il referto citologico è abbastanza rassicurante: si tratta con ogni probabilità di una lesione circoscritta e non maligna. l'intervento di asportazione se viene condotto correttamente non presenta rischi rilevanti.
potete rivolgervi con fiducia alla chirurgia maxillo-facciale dell'osp. regionale di torrette - ancona

Dott. Marco Ruggero Mariani
Specialista attività privata
Odontoiatra
Specialista in Stomatologia
PORTO SAN GIORGIO (AP)

Risposta del 21 giugno 2008

Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO GEDDA


Un adenoma pleomorfo, per quanto sia una lesione benigna, se non operato può evolvere dopo molti anni sfavorevolmente. L'intervento necessario è una parotidectomia totale con conservazione del nervo Faciale. Tale nervo deve essere identificato e rispettato, ma, anche con il massimo impegno, si può verificare una sua paralisi, che è temporanea e dipende dalla manipolazione chirurgica. La complicanza post-operatoria più frequente è rappresentata dal sanguinamento, che può essere prevenuta mediante una medicazione compressiva.
Benchè l'intervento sia eseguito anche da altri specialisti, darei preferenza a un otorinolaringoiatra, anche se, purtroppo, non conosco direttamente colleghi nella zona di Pescara.

Dott. Francesco Gedda
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Otorinolaringoiatria
TORINO (TO)



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