15 giugno 2005
Agorafobia e ipotiroidismo
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10 giugno 2005
Agorafobia e ipotiroidismo
è la mia seconda mail, alla prima avete risposto dicendomi che forse è il caso di iniziare una psicoterapia: ne ho fatta per 20 anni. . . . . Sono ricorsa agli antidepressivi quando non sapevo più che pesci pigliare. . . . . . . . Cioè dopo 15 anni di agorafobia fortissima e nonostante fossi in cura con terapia congitivo-comportamentale, dopo quella sistemica, dopo anni di psicoterapia analitica. . . . . . . Dopo altri tipi di psicoterapie. . . . . . Dicono che sono un caso difficile. Sono stanca di tutto, speravo in ultimo nei farmaci, ma alla fine ho ricominciato a stare male. Pensavo anche all'ipnosi, . . . . . . . . . . Non so che altro fare.Risposta del 15 giugno 2005
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
E' vero, esistono i cosiddetti casi difficili che sembrano resistenti ad ogni terapia.
Non conoscendola direttamente non mi pronuncio.
A volte si ha la sensazione che i sintomi, per quanto fastidiosi, siano una difesa rispetto ad angosce che sarebbero ancor più destabilizzanti. E' per questa ragione che l'approccio terapeutico deve essere sempre prudente. Mi viene anche un dubbio: non è che ha cambiato un po' troppi medici?
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)