06 settembre 2006
Allontanamento di proposito...
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28 agosto 2006
Allontanamento di proposito...
ho 26 anni e chiedo gentilmente un vostro consiglio per riuscire ad aiutare al meglio una persona conosciuta circa un anno fa e che da poco mi ha confessato di avere un tumore maligno e che non gli resta molto da vivere. . . Io sto cercando in tutti i modi possibili di stargli vicino, di fargli sentire il mio affetto e la mia vicinanza, ma cambia continuamene e improvvisamente umore. . Se c'è un periodo nel quale mi cerca, riusciamo a dialogare armoniosamente, a confidarci, a stare bene, ne segua subito un'altro nel quale mi allontana bruscamente, non vuole neanche sentirmi al telefono e mi ricopre d'insulti, come se fossi io la causa della sua malattia. . . Non so più come comportarmi, perchè non mi dà modo di aiutarlo. Ha creato un muro impenetrabile intorno a sè e ho paura che se continuo a pressarlo possa anche decidere di troncare ogni rapporto di dialogo con me. . . . Mi ha detto che sono "ossessiva" e "presuntuosa" e che vuole stare solo. . . . vorrei tanto aiutarlo, so che la sua rabbia è dettata dalla sua impotenza di fronte alla malattia. . Lui è un medico e sa benissimo a cosa andrà incontro. . . Secondo me sta allontanando di proposito tutte le persone care. . . Temo per lui. . Per favore, datemi un consiglio sul da farsi GrazieRisposta del 06 settembre 2006
Risposta a cura di:
Dott. GASPARE PALMIERI
è una situazione molto complicata. quando si sa che non si ha tanto da vivere possono scattare dentro di noi reazioni veramente inaspettate di rabbia, invidia, tentativi di proiettare su altre persone sentimenti negativi. credo che una persona condannata (se la prognosi è davvero sicuramente infausta) vada rispettata anche nel bisogno di stare da sola. credo che la cosa migliore sia lasciare decidere a lui come vuole che sia il vostro rapporto in quest'ultimo periodo.
Dott. Gaspare Palmieri
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Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
MODENA (MO)
