Aneurisma celebrale

03 febbraio 2006

Aneurisma celebrale


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29 gennaio 2006

Aneurisma celebrale

Buongiorno, mi chiamo Gianni, desidero fare una domanda anche se sarebbero tante vista l'immensita' del campo circa questa patologia o malattia o non saprei nemmeno io come definirla che e toccata a mia madre. Mia madre ha 68 anni, da circa 25 giorni e in stato di Coma Profondo Importante ricoverata presso l'ospedale "VITO FAZZI" di LECCE a seguito di aneurisma celebrale che a toccato a quanto dicono una vena importante del cervello. Ci parlano di coma importante di sangue che si e assorbito ed in parte hanno aspirato chirurgicamente. Le e stato fatto un intervento di microchirurgia a questa vena chiudendo la perdita. Allo stato attuale perdura lo stato di coma profondo risponde a qualche stimolo anche se lieve tipo di mimica facciale e all'inizio subito dopo l'intervento anche qualche arto. Adesso invece solo la mimica facciale e qualche lieve quasi inpercettibile movimento sulle dita della mano. La situazione e molto grave a detta dei medici, e sara sicuramente cosi' considerando che e ancora in questo stato vegetativo. I medici ci parlano che con molta provabilita' se sopravvivera' sara' provabile che rimarra' allo stato vegetativo e orrendo inumano. Ci parlano molto apertamente ed e una cosa molto bella anche se cruda e vera ma e meglio cosi dal canto mio ho la massima stima di persone che come voi vivono un esistenza al servizio della medicina e cercando di curare e scoprire tecniche sempre nuove sacrificando talvolta i bisogni familiari. La vena sembrerebbe abbia interessato la parte bassa del cervello, ma questo non escude il fatto che l'aneurisma potrebbe aver bruciato cellule nervose importanti per il mantenimento in vita della persona e quindi valide per una ipotetica ripresa anche se parziale del soggetto. Desidererei avere qualche delucidazione in piu', mi rendo conto che e un settore molto ampio e vasto. Vorrei sapere se in Italia ci sono centri specializzati e primari specializzati nel settore per eventuali contatti. Mi scuso se ho usato termini inappropiati della medicina ma nella mia ignoranza nel settore e quanto ho dedotto da cio' che mi e stato riferito dai medici. Con l'occasione vi porgo tanti saluti e ancora un grazie immenso per tutto cio' che fate ogni giorno.

Risposta del 03 febbraio 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI MIGLIACCIO


Caro signor Gianni,
credo che i Medici che hanno in cura Sua madre abbiano fatto e stiano facendo il necessario e il possibile perchè Sua madre guarisca.
Purtroppo i danni conseguenti alla rottura di un aneurisma (che è la dilatazione di una arteria) si instaurano nel momento del sanguinamento e l'intervento chirurgico, soprattutto se il sanguinamento ha creato una raccolta di sangue che si definisce ematoma, serve per rimuovere questo ematoma che ha effetto compressivo sulle strutture nervose, e per evitare un risanguinamento.
Nello stato clinico di Sua madre attualmente non vi è altro che attenderne l'evoluzione che purtroppo può essere anche fatale. La possibilità di una ripresa completa dipende, come già detto, dai danni provocato al momento dell'esordio.
Infine il Centro in cui è ricoverata è ottimo e, dal punto di vista della capacità professionale dei suoi specialisti, non vi è nulla da ribadire. Si affidi con fiducia alle cure dei Medici che assistono DSua madre.
Cordialità ed Auguri

Dott. Giovanni Migliaccio
Medico Ospedaliero
Specialista in Neurochirurgia
MILANO (MI)



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