23 marzo 2007
Aneurisma cerebrale
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20 marzo 2007
Aneurisma cerebrale
Una pz di 84 anni era affetta da BPCO in pachipleurite con fibrotorace specifico sn (esiti TBC), diabete mellito, cuore polmonare cronico. Terapia: O2 terapeutico, beta2 agonisti, teofillina, ipoglicemizzanti orali, nitroderivati. Durante un'esacerbazione di BPCO con ipossia ed ipercapnia entrò in coma ipercapnico e fu intubata. Superata la crisi, in apparente miglioramento clinico, fu colpita da emorragia cerebrale e morì dopo un coma durato alcuni giorni. Dall'autopsia risultò la dissecazione di un aneurisma dell'arteria cerebrale sinistra come causa di morte. Non c'erano segni di grave aterosclerosi: l'aorta era poco calcifica e le carotidi relativamente pervie; letto coronarico pervio. Nessuna necrosi al cuore, nè ipertrofia sn. Ciò conferma la clinica che la pz era normotesa. Risultò, invece, polmonite acuta. Posso correlare la prolungata ipercapnia sfociata in coma, con la rottura dell'aneurisma della cerebrale? Pensavo che il coma ipercapnico, inducendo ipotensione cerebrale, potesse favorire la rottura del preesistente aneurisma. Oppure mi adagio al caso, eventualmente tirando in causa il diabete?Risposta del 23 marzo 2007
Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE DI TOMMASO
Circa la metà degli aneurismi cerebrali si rompe spontaneamente, l'altra metà a seguito di crisi ipertensive ( prevalentemente da innalzamento della pressione sistolica o massima). Le crisi ipertensive possono verificarsi spontaneamente, o a causa di farmaci, compresi i beta2 -agonisti e la teofillina. Le probabilità di rottura di aneurismi cerebrali, inoltre, aumenta prigressivamente con l'età. La medicina non è il terreno delle certezze, ma delle probabilità.
Dott. Raffaele Di Tommaso
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