Ansia

26 aprile 2005

Ansia


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16 aprile 2005

Ansia

Caro dottore o cara dottoressa, è davvero bello trovare uno spazio dove poter ricevere un consiglio. Il mio problema principale è l'ansia, ho 21 anni, ho cominciato a soffrire di attacchi di panico quando mi sono trasferita in un'altra città per frequentare l'università, così dopo un mese sono tornata a casa e sono piombata nella depressione, ero sempre triste, avevo crisi di pianto, disperazione, e inoltre mi è presa una forte mania per la pulizia(lavavo i pavimenti tutti i giorni e ho trasformato la mia camera in una sala operatoria, asettica e sterilizzata). mi sono rivolta ad un consultorio e ho conosciuto una brava psicologa, però oberata di lavoro che aveva pochissimo tempo per me, inoltre non mi sono trovata molto bene, poi mi sono rivolta ad un pranoterapeuta e pian piano gli attacchi di panico sono spariti. adesso il mio problema è che non riesco ad uscire da sola, ho paura di viaggiare da sola, e se devo allontanarmi troppo oppure andare in posti nuovi anche se sono in compagnia ho paura e mi viene un po' d'ansia. il problema maggiore è che vorrei conquistare la mia indipendenza, poter viaggiare da sola, ed essere meno vittima delle mie paure (paura di svenire, paura di non saper affrontare un imprevisto, paura di essere aggredita e addirittura paura di avere la schizofrenia o una malattia mentale). a proposito di paura della malattia mentale, mi sono capitati degli episodi strani. di notte una volta mi è capitato di avere una specie di allucinazione visiva, mi sembrava di vedere sulla sedia vicino al letto delle foglie luminose, mi sono alzata dal letto e sono andata in cucina ad urlare a mia madre che non avrebbe dovuto mettere quelle foglie sulla mia sedia, in quel momento in un certo senso ero presente a me stessa, ma era come se fossi un'altra persona. insomma la mattina ricordavo tutto perfettamente, e avevo la coscienza che si trattava di un'invenzione della mia mente. un'altra volta invece mi è capitato di alzarmi dal letto, sempre di notte, e di urlare a mia sorella di togliere le lenzuola su cui stava dormendo perché erano mie. la situazione mentale era uguale alla precedente. e molto più spesso mi è capitato (forse sei o sette volte) sempre di notte di vedere delle ragnatele, normali oppure luminose, prima le percepisco in uno stato di dormiveglia, poi apro gli occhi, vado ad accendere la luce, guardo nel posto in cui le ho viste e scopro che non ci sono. insomma mi rendo conto che non c'è niente di reale, che disturbo possono rappresentare? può dipendere dal fatto che da quando ho avuto gli attacchi di panico per paura ho ristretto i rapporti umani e sto troppo in casa? lei cosa ne pensa? sono molto preoccupata perché ho paura che si tratti di sintomi di schizofrenia o di qualche altra brutta malattia. la prego, mi risponda, mi vergogno a parlarne con i miei cari di queste strane visioni. e mi scusi se la lettera è molto lunga. vernice

Risposta del 26 aprile 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Carissima, io credo che dovresti assolutamente trovare uno psicoterapeuta che ti aiuti seriamente, con cui instaurare un rapporto di autentica fiducia e con cui fare un percorso organico e continuativo, eventualmnete anche associato a dei farmaci, almeno nella prima fase.
Lascia perdere le terapia strane sul cui fondamento scientifico non si sa nulla!
Niente di personale contro la pranoterapia, ma il tuo problema è evidente che va affrontato in altro modo e non è il caso di perdere altro tempo.
Sono sicura che ne uscirai, ma devi rivolgerti a persone qualificate, che abbiano esperienza su queste problematiche che hanno risvolti complessi sul piano fisico e psichico.
Auguri di cuore.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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