21 febbraio 2006
Ansia con attacchi di panico
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17 febbraio 2006
Ansia con attacchi di panico
Dieci anni fà mi è stata erroneamente diagnosticata la Colite ulcerosa ma solo nel 1996 ho avuto la conferma che si trattava di una forma cronica di colon irritabile derivato da una somatizzazione da stress. E' da allora che soffro di Ansia con attacchi di panico. Inizialmente ho provato ad assumere primo lo Seroxat, solo successivamente sostituito dall'Elopram ma, di entrambi non ho sopportato gli effetti collaterali iniziali (senso di calore al cervello, senso di svenimento, nausea). Ho chiesto di essere ricoverata presso un centro specializzato e lì ho iniziato una cura a base di Anafranil. Se devo essere sincera, dopo un periodo iniziale caratterizzato da tremori, spasmi muscolari, etc ho ottenuto dei buoni risultati: la situazione, nel giro di 2 anni sembrava tornata alla normalità. Sono però ingrassata 23 kg. Ho interrotto la cura, con approvazione dello psichiatra, nel Novembre 2004 e con l'aiuto di un dietologo ho perso i kg acquisiti. Purtroppo, forse per il fatto che ho dovuto cambiare abitazione ed occuparmi di tutte le questioni ad esse correlate, a giugno ho ricominciato a stare male e di conseguenza mi è stato riprescritto l'Anafranil. Nonostante il basso dosaggio (40mg die), in 6 mesi sono ingrassata 8 Kg. Ho chiesto di poter essere curata con un farmaco che non avesse questa controindicazione. Mi è stato prescritto lo Zoloft 50 (dovrei iniziare ad assumerne 1/4 la prossima settimana e nel giro di 4 settimane arrivare alla dose piena). Cosa mi aspetta? Quali potranno essere gli effetti collaterali? E' una buona alternativa al vecchio Anafranil? GrazieRisposta del 20 febbraio 2006
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Non le è mai stata proposta una psicoterapia? Considerando che anche il colon irritabile è, come le è stato detto, una patologia su base nevrotica, credo che lei trarrebbe grande beneficio da una psicoterapia di tipo analitico. Andrebbe comunque verificato attraverso un incontro diretto se sia veramente indicata la psicoterapia analitica o se potrebbe andare meglio una terapia basata sulla ricognizione delle correlazioni tra mente e corpo. In ogni caso penso che la sua strada dovrebbe essere quella della psicoterapia.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)
Risposta del 21 febbraio 2006
Risposta a cura di:
Dott.ssa CRISTIANA CECCHI
Lo Zoloft è sicuramente una buona alternativa anche sul piano degli effetti collaterali; generalmente vengono sopportati meno gli effetti collaterali di farmaci come l'anafranil (che fa parte della classe dei triciclici) rispetto a quelli provocati da farmaci come seroxat, elopram o zoloft (classe degli SSRI). Probabilmente aver iniziato la terapia con anafranil in regime di ricovero l'ha aiutata a superare meglio gli effetti collaterali anche per il fatto di sentirsi rassicurata dalla vicinanza dell'equipe medica e paramedica.
Ho letto che il suo psichiatra le ha prescritto lo zoloft in modo da aumentarne la dose molto lentamente e questo è sicuramente un ottimo modo per diminuire il rischio di effetti collaterali; cerchi quindi di tranquillizzarsi e non esiti a rivolgersi al suo curante se, in queste prime fasi della nuova terapia, sente il bisogno di chiarirsi dei dubbi o di rassicurazione. Spesso il sostegno psicologico del medico, anche tramite un breve colloquio, può essere di grande aiuto. Comunque anch'io le consiglio di prendere in considerazione la psicoterapia se pur in associazione ai farmaci.
Cordiali saluti
Dott. Ssa Cristiana Cecchi
Specialista attività privata
Specialista in Psichiatria
FIRENZE (FI)
