Ansia o emotività?

15 giugno 2005

Ansia o emotività?


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12 giugno 2005

Ansia o emotività?

ho 43 anni e il mio problema che espongo in questo spazio, (sicuramente insignificante rispetto a quelli che leggo) me lo trascino da sempre. Non riesco a litigare, o meglio non riesco ad alzare la voce che mi si blocca in gola quando qualcuno la alza nei miei confronti, provocando un po' di suderazione e tremolio muscolare, sebbene razionalizzo tutto sapendo che finirebbe tutto lì. Analoghe senzazioni le provo in certe circostanze come affrontare nuove situazioni, ciò certo non mi frena dall'affrontarle. Ma è ansia o emotivitàà? Leggendo gli altri casi preponderei per l'emotività, visto il disagio che peovoca l'ansia alle persone e che non riconosaco in me (credo). Se la mia conclusione fosse giusta, come potrei rimediare? Ce la potrei fare da solo seguendodei comportamenti ben precisi o meglio essere seguito da uno specialista, psicolo, psicoterapeuta, psicoanalista o che altro? Grazie

Risposta del 15 giugno 2005

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Sono tante le persone, soprattutto di sesso maschile, che non riescono a gestire in maniera adeguata la propria aggressività. Probabilmente lei teme inconsciamente di liberare una aggressività distruttiva, e per questo si blocca in una maniera che però non le piace affatto perchè, con il suo atteggiamento, teme di apparire passivo e perdente.
Nella nostra cultura purtroppo si trascura molto il tema della gestione dell'aggressività, tant'è che si contrabbanda come "valore" la passività, l'incapacità di far valere i propri diritti e le proprie opinioni n modo civile.
Così si crea una sorta di Schizofrenia culturale per cui da una parte abbiamo persone violente e maleducate che vengono tollerate o addirittura prese come esempio, dall'altra persone passive, addestrate a sopportare di tutto e a cui si dà questo ruolo sociale.
Nel mondo del lavoro questo lo si vede bene e spesso, ma anche in famiglia, nella scuola ecc.
E' probabile che lei, nel corso della sua vita, si sia cucito addosso questo ruolo passivo che ora è diventato uno stereotipo comportamentale.
Io credo che lei potrebbe trarre grande giovamento dalle tecniche di "comunicazione assertiva".
Sono tecniche che non hanno nessuna pretesa di indagare nella personalità, ma che agiscono a livello comportamentale insegnando delle "strategie".
Se poi vorrà andare più in profondità potrebbe anche fare una psicoterapia, magari di gruppo, dove potrebbe capire e riorganizzare le emozioni che insorgono nella relazione con gli altri.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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