20 novembre 2004
Arcoxia
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16 novembre 2004
Arcoxia
Sono un paziente a cui è stato prescritto da un medico primario ortopedico dell'ospedale il farmaco denominato arcoxia 90 mg.Quando sono andato dal medico di famiglia a farmi segnare il farmaco perchè mutuabile mi è stata negata la ricetta dicendomi che era un farmaco pericoloso dal punto di vista cardiovascolare e che era stato ritirato dal commercio; deluso sono andato ad acquistare il farmaco in farmacia, dove li era disponibile con 33. 01€. . . . .
ancora piu' deluso mi sono informato da altri tre medici di base e la risposta e stata sempre la stessa ( è pericoloso per la salute e mi è stata negata la prescrizione) Allora io mi chiedo se i medici di base dicono (tramite i vostri informatori che il medicinale è pericoloso e ritirato dal commercio) come è possibile venderlo nelle farmacie ????????
Vorrei se possibile una vostra risposta prima possibile. . . . . .
Grazie Distinti saluti
15/11/04
Risposta del 19 novembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI
Ha messo il dito su una piaga che non si limita, purtroppo, al solo settore sanitario. Il problema riferito deriva dal fatto che nessun medico ha una sopravvivenza diversa da quella di tutti gli altri esseri umani! Dunque non potrà disporre di un numero di secoli sufficiente a sperimentare DI PERSONA TUTTI i farmaci esistenti. Ne deriva l'inevitabile necessità di affidarsi all'informazione e se su un determinato farmaco vengono diffuse informazioni fra loro contrastanti ogni medico, giocoforza, maturerà un'OPINIONE PERSONALE al riguardo (finchè non dovesse intervenire il ministero della salute mettendo d'accordo tutti qualora disponesse il ritiro del farmaco dal commercio!). Detto questo c'è anche un'ulteriore precisazione. A volte il "contrasto" dei pareri è solo apparente, poichè uno specialista, pur essendo a conoscenza degli stessi effetti indesiderati che inducono altri medici a sconsigliare il farmaco, può maturare la convinzione dell'utilità nell'impiegarlo perchè la sua personale esperienza l'ha portato alla conclusione che i benefici ottenuti siano decisamente superiori ai rischi temibili. Ovviamente ho preso in esame le sole ipotesi lecite perchè parto dal presupposto che quelle illecite DEBBANO essere molto rare. Ultimo (ma perentorio!) invito che Le rivolgo è quello di interpellare nuovamente lo specialista che Le ha prescritto l'Arcoxia per esporgli i problemi che ha incontrato coi medici di base e sentire cosa ne pensa lui. E' una questione, diciamo, di "par condicio"!
Dott. Vincenzo Martucci
Medico Ospedaliero
UDINE (UD)
Risposta del 20 novembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. MARIO GUSLANDI
Qui si sta facendo una enorme confusione!!! Arcoxia ( chimicamente chiamato etoricoxib) e' un anti-infiammatorio appartenente alla famiglia dei cosiddetti Coxib. NON E' AFFATTO STATO RITIRATO DAL COMMERCIO ed è per questo che è reperibile in farmacia. Il farmaco ritirato dal commercio si chiama VIOXX, il suo nome chimico e' rofecoxib. , ed e' in effetti in grado di provocare problemi cardiaci. Non vi e' al momento alcuna prova che ne' eterocoxib (in vendita come Arcoxia o Tauxib), ne' altri farmaci della stessa famiglia quali celecoxib (Celebrex) o valdecoxib (Bextra) ecc. determino gli stessi effetti cardiaci, anzi, i dati attualmente disponibili lo escluderebbero.
Attribuire a tutti i prodotti della stessa classe del Vioxx pericolosità cardiaca e' una illazione dei medici di base da Lei consultati, tanto è vero in nessuna nazione europea o extra-europea gli altri Coxib (tra cui quello prescrittoLe dall'ortopedico con il nome commerciale Arcoxia) sono stati tolti dal commercio.
Dott. Mario Guslandi
Medico Ospedaliero
MILANO (MI)