Proteina sentinella del rene

17 luglio 2002
Aggiornamenti e focus

Proteina sentinella del rene



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Nella sindrome nefrosica si assiste nel glomerulo, lelemento filtrante dei reni che permette lescrezione di sostanze di rifiuto, a un aumento della permeabilità alle proteine plasmatiche solitamente non presenti nelle urine (proteinuria). A livello clinico oltre alla bassa concentrazione di proteine nel sangue, si osserva gonfiore, dei piedi, delle mani e attorno agli occhi, colesterolo alto e disturbi del metabolismo dei lipidi. La perdita di fattori proteici anticoagulanti ha un impatto anche sulla coagulazione del sangue.
Oltre a questi elementi, in molti pazienti affetti da sindrome o da disfunzioni renali associate è stata riscontrata la presenza, in quantità anomala, di peptidi natriuretici, una classe di piccole molecole prodotte dal tessuto cardiaco che agiscono da ormoni aumentando le dimensioni dei vasi sanguigni, lescrezione di urina e leliminazione di sodio nelle urine.
Nel caso delle disfunzioni renali sono state trovate concentrazioni plasmatiche elevate del peptide natriuretico di tipo C (CNP), ma a livello dei reni non è ancora chiaro in che quantità è presente.

Un equipe di ricercatori italiani e statunitensi ha condotto uno studio su sette pazienti malati di età media 39 anni che precedentemente non avevano sostenuto terapie steroidee, con un gruppo di controllo di altrettanti partecipanti sani.
Dalla biopsia di tessuto renale eseguita prima dello studio risultava che i disturbi renali erano dovuti allinfiammazione dei capillari del glomerulo, nefropatie, rene amiloide e glomerulosclerosi segmentale focale.
Durante lo studio i pazienti non hanno assunto farmaci ma sono stati sottoposti per quattro settimane a una dieta a basso contenuto proteico e successivamente per lo stesso periodo a un normale regime alimentare.
Lanalisi è stata condotta su campioni di sangue e di urine di entrambi i gruppi, per scoprire che il CNP è prodotto anche nei reni di soggetti normali, ma nei pazienti malati la concentrazione nel sangue e la sua escrezione attraverso le urine è più alta. In seguito al regime ipoproteico, la concentrazione sanguigna non mostrava variazioni, probabilmente a causa dello stress vascolare dovuto allipolipidemia, e alla coagulazione meno funzionale, mentre la produzione urinaria, solitamente 12 volte superiore a quella del gruppo di controllo, raggiungeva valori più contenuti probabilmente per un probabile miglioramento della funzionalità renale.
Attualmente, in mancanza di altri studi che chiariscono il ruolo del CNP nei disturbi renali è plausibile affermare che modificare le abitudini alimentare può essere di beneficio a questo tipo di pazienti.

Simona Zazzetta



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