Il ceto condiziona la SIDS

23 dicembre 2005
Aggiornamenti e focus

Il ceto condiziona la SIDS



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La morte improvvisa del lattante rappresenta una delle principali cause di mortalità infantile nel mondo sviluppato. Ne è colpito nel sonno un bambino su 2000 e le ragioni sono misteriose. La maggior parte dei casi che si verificano sono isolati. Esiste però una certa quantità di donne che ha più di un bambino che muore per la sindrome. Tragica fatalità? O esistono delle ragioni alla base del fenomeno? Su questa ipotesi si sono concentrati gli sforzi di una equipe di ricercatori di Cambridge. Le risposte? Alla base della malattia non sarebbero soltanto fattori genetici come si è sempre ipotizzato, ma anche le condizioni che si determinano nel ventre materno durante la gestazione.

Lo studio di Lancet


La probabilità di ricorrenza del fenomeno, esordiscono i ricercatori britannici sulla rivista Lancet, è stata finora sottovalutata, l'assunto era che non potesse esistere alcuna dipendenza dalla relazione di parentela diretta. Il problema, però, si è manifestato sempre più di frequente e precedenti studi hanno evidenziato un rischio cinque volte superiore di SIDS tra i fratelli rispetto alla popolazione generale. E il 90% degli episodi che si verificano sono per cause naturali. Ma quali sono i meccanismi alla base di questa tragica ricorrenza? Finora per esempio si è realizzato che complicazioni nella gravidanza come la limitata crescita intrauterina o la nascita pretermine tendono a ripetersi nelle gravidanze successive. L'obiettivo della ricerca è stato così di definire se avverse condizioni perinatali di una gravidanza siano associate con un aumentato rischio di SIDS nella successiva. Per verificarlo l'equipe ha preso in esame i dati riguardanti donne che hanno partorito due volte tra il 1985 e il 2001. Quelle che avevano perso il primo figlio per la SIDS avevano un'alta probabilità che il secondo parto fosse prematuro e il feto di basso peso. Ma non finisce qui. Le mamme che hanno visto morire il primo bebè a causa della sindrome più spesso delle altre, erano fumatrici, single, giovani e con difficoltà economiche. Fenomeni in realtà strettamente legati. Gli aspetti sociali cioè, possono determinare conseguenze nella gestazione infelice. Tre i fattori determinanti: malnutrizione durante la gestazione, posizione sbagliata nel lettino e vizio del fumo da parte della mamma. Il periodo più pericoloso è quello intorno ai tre mesi di vita. Un importante ruolo tra l'altro è svolto anche dalla genetica e anche su questo si fa sempre più luce. Il puzzle si sta ricomponendo, concludono i ricercatori, e il fenomeno della SIDS è sempre più chiaro. L'obiettivo è quello di salvare migliaia di vite di neonati. Quello che per ora è certo è che per evitare di accrescere il rischio bisogna risparmiare al neonato un ambiente pieno di fumo di sigarette e non metterlo a dormire nel modo sbagliato.

Marco Malagutti



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