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14 febbraio 2003
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Quando ci si innamora, da un lato, si vorrebbe fare di tutto per rendere partecipe l'amato dei propri sentimenti, dall'altro, ci si sente intimoriti, imbarazzati e non si sa se, come, né quando sia meglio rivelarsi.
La lettere d'amore può costituire un valido aiuto in tali situazioni, così come può esserlo per consolidare un amore che si protrae da tempo. Le lettere, infatti, consentono di esprimersi con maggiore libertà, rispetto alla comunicazione orale, offrono il tempo per riflettere e per trovare le espressioni che si ritengono più adeguate alle circostanze.

La tendenza a scrivere lettere d'amore è diffusa sia tra gli uomini, sia tra le donne, sebbene con alcune differenze. Sono pochi coloro che non hanno mai scritto almeno un biglietto d'amore: il 4% degli uomini e l'8.7% delle donne. Gli uomini si distinguono dalle donne perché scrivono di più e hanno un numero maggiore di corrispondenti.
Le lettere d'amore non hanno età: vengono scritte da amanti in ogni fase di vita, anche se l'apice si raggiunge nel periodo giovanile e, in particolare, nell'adolescenza.

La lettera ha degli aspetti in comune con il diario: non è un caso che, spesso, ci sia un'alternanza tra i due. Il diario può essere paragonato ad una lunga lettera priva di destinatario, un monologo in cui si esprimono e si custodiscono i propri segreti e sentimenti.
Un fenomeno simile si verifica, spesso, per le lettere scritte, ma mai spedite, cosa che accade più di frequente tra le donne. Anche l'abitudine di tenere un proprio diario è più diffusa tra le donne (59%) che non tra gli uomini (24%).

La condizione fondamentale per scrivere una lettera d'amore è l'assenza. Essa genera solitudine, sofferenza ed un senso di vuoto che induce a tentare di colmarlo.

La lettera, a questo proposito, rappresenta una forma di dialogo al di là dello spazio e del tempo. Essa simboleggia la solitudine dello scrivente, perché, per poter essere scritta, richiede riflessione, silenzio e raccoglimento. Si tratta di una forma di comunicazione minimale, rallentata e, per certi versi, rivolta a se stessi.

Lo stile epistolare degli uomini è più costante nel tempo, mentre quello delle donne varia a seconda del grado di libertà sociale raggiunto.

Nelle lettere degli uomini il corpo della donna risulta ampiamente presente. Esso viene descritto ed evocato in ogni minimo dettaglio, primo tra tutti gli occhi e lo sguardo, quale veicolo del desiderio. Tale presenza è in relazione ad un piacere immediato, in quanto gli uomini si nutrono del ricordo fisico, mentre le donne dell'essenza della relazione che intrattengono con l'innamorato.

Nelle lettere delle donne, il corpo dell'uomo è assente. Prevalgono: i sentimenti, le emozioni, la passione, gli interrogativi e l'analisi della natura della relazione amorosa.
La lettera d'amore, quindi, rappresenta essenzialmente un messaggio per gli uomini, un oggetto per le donne.
In quest'ultimo senso, la lettera è in grado di sconfiggere l'assenza, anche in virtù del suo supporto materiale: la scelta della carta, dell'inchiostro, gli eventuali oggetti allegati, sono testimonianze di una fisicità che la lettera è in grado di concretizzare.

Le donne, quindi, per lettera esprimono, prevalentemente, i sentimenti, le sensazioni, i meccanismi e le circostanze della relazione amorosa, mentre gli uomini evidenziano maggiore difficoltà ad affrontare tali aspetti e focalizzano di più la loro attenzione sugli aspetti fisici della donna. Questo si verifica nella maggior parte, ma non nella totalità dei casi. Si tratta di una differenza comunicativa che, seppure denoti complementarietà di pensiero, a volte, può dare adito a incomprensioni. Ad esempio, un periodo di silenzio, per le donne, rappresenta un modo per alimentare il desiderio, oltre che per creare uno spazio in cui essere ascoltata, per gli uomini, invece, denota solo l'assenza.

La lettera è sinonimo della linfa vitale di un rapporto: la sua interruzione non può se non essere mortifera per la relazione. La lettera rappresenta un pegno di fedeltà, uno strumento che consente di vincere lo spazio, la distanza ed il tempo. Metaforicamente, il ritmo regolare dell'arrivo e della spedizione delle lettere rappresenta la vita.

La lettera si pone al di là dei vincoli temporali. Si colloca in una sorta di eterno presente, al fine di avvicinare il momento della spedizione con quello della ricezione. L'uso del tempo verbale al presente ha proprio la funzione di testimoniare la presenza dell'altro/a mentre si legge.

In sintesi, le funzioni della lettera d'amore sono:
  • Formulare l'assenza: la donna è in grado di utilizzare tale assenza per stimolare il desiderio reciproco, grazie alla sua immaginazione, mentre l'uomo fa di tutto per ridurla, perché la percepisce come vuoto e, in quanto tale, insopportabile. L'assenza permette alla donna di diventare maggiormente consapevole dei suoi sentimenti e desideri, mentre per l'uomo rappresenta una forma di abbandono, a cui cerca in tutti i modi di opporsi.
  • Esprimere il desiderio: la distanza connessa con la corrispondenza epistolare consente di esprimersi con maggiore libertà. Anche le persone più timide si sentono più in grado di verbalizzare i loro sentimenti, senza timore di essere giudicati. La parola scritta permette di distanziarsi dalle proprie emozioni e dà spazio alla riflessione. Anche in questo caso, il comportamento degli uomini e delle donne è differente: i primi formulano domande a cui si aspettano una risposta in modo pressante, per il senso intollerabile della mancanza, le donne sono meno pressanti, hanno maggiore pazienza ed interesse nell'indagare i sentimenti alla base della relazione. Di fronte al desiderio fisico maschile si contrappone quello femminile di conoscenza, di analisi e di indagine approfondita.
  • Rappresentazione del corpo: l'assenza del corpo dell'uomo dalle lettere femminili, è giustificata dal fatto che le donne utilizzano l'immaginazione per alimentare la passione. Per le donne, la lettera rappresenta, di per sé, un 'oggetto transizionale' della relazione, un equivalente del corpo dell'amato. La lettera è in grado di manifestare la presenza dell'altro, grazie all'immaginazione, mentre per gli uomini evoca solo l'assenza. Per l'uomo, le lettere non sono in grado di rappresentare e di sostituire l'amata nella sua fisicità, esse si limitano ad essere delle messaggere dei loro comunicati d'amore.
  • Essere un luogo di parole: ancor prima che per essere letta e condivisa, la lettera viene scritta come una sorta di confessione, di soliloquio. Essa fornisce sollievo dalla tensione; inoltre, la sicurezza di una risposta è il primo elemento che fornisce benessere. La lettera diventa, così, un luogo di dialogo insostituibile, differente da quello parlato, particolarmente apprezzato dalle donne, che necessitano di maggiore tempo e distanza per dare spazio alla riflessione e all'immaginazione.

Fuori dal tempo?


L'idea di intrattenere una corrispondenza epistolare, al giorno d'oggi, può sembrare fuori dal tempo, eppure le lettere sono più vive che mai. Che cosa sono, in fondo, ad esempio, le e-mail? Come dice l'espressione stessa, sono lettere elettroniche, che vengono spedite e ricevute del giro di pochi secondi. Si tratta di un tentativo di abolire la distanza, di avvicinare massimamente le persone, ma l'essenza della lettera non cambia. Lo stesso discorso si può fare, ad esempio, per i cosiddetti 'messaggini' (SMS), che portano all'estremo l'essenzialità e l'immediatezza della comunicazione.

Cambia lo stile, molto più colloquiale, sintetico, informale, ma l'essenza non muta. Si esprimono sensazioni, emozioni, vissuti, fatti quotidiani, nel desiderio di condividere quanto ci accade.
Il profondo desiderio di comunicazione e di condivisione, quindi, rimane inalterato e costituisce l'essenza vitale di un rapporto d'amore sano, che si rafforza di giorno in giorno.

Anna Fata



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