Aritmia e apnea

12 settembre 2006

Aritmia e apnea


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08 settembre 2006

Aritmia e apnea

Buongiorno. Da molti anni soffro di apnea (già a 16, 17 anni. . . ora ne ho 40), al quale non ho dato molto peso. In sostanza, prima di addormentarmi mi sembra che manchi il respiro e mi sveglio di soprassalto. Questo disturbo non è frequente, ma quando capita mi lascia veramente "male" perchè mi pare veramente di morire. Il mio medico, sempre anni fa, aveva associato questo disturbo a stati miei di ansia e agitazione e, in effetti, l'apnea mi capita sempre in queste occasioni. Anche in questo periodo infatti sono sotto pressione per problemi personali (lavoro/casa ecc) e l'apnea mi capita. Ultimamente mi provo la pressione giornalmente con un apparecchio elettronico e, nonostante i valori normali, la macchina riporta (non frequentemente) valori condizionati da aritmia. insomma, non vorrei drammatizzare. . . . e non so se le due cose sono correlate ma, secondo lei, posso fare veramente qualcosa per questi disturbi? Da dove comincio? Le dico anche che faccio sport (non agonistico) come pesi o nuoto o corsa e non fumo. La ringrazio per la sua cortesia. A.

Risposta del 12 settembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. EDOARDO BERNKOPF


Egregio Signore, il suo problema andrebbe affrontato anzitutto in un centro specializzato in grado di effettuare sia la polisonnografia (al fine di accertare la gravità delle epnee) che gli accertamenti cardiologici: l’ Ipertensione, l'aritmia e altre complicanze di pertinenza cardiologia sono infatti spesso sostenute dall’apnea notturna. La terapia può essere l’applicazione durante il sonno di una maschera che le eroghi la notte aria a pressione positiva (CPAP), per impedire il russare notturno e il collassamento delle vie aeree, che avviene appunto negli episodi di apnea. In alternativa, in presenza di indicazioni specifiche (conformazione sfavorevole della bocca e sfavorevole postura della mandibola) anche con l’applicazione di apparecchi endoorali (simili a quelli ortodontici), sempre da applicarsi durante il sonno, che modificano la posizione della mandibola e quindi della lingua, sono stati ottenuti ottimi risultati, anche sulle complicanze cardiologiche: per questo dovrebbe rivolgersi ad un dentista che si occupi di disturbi respiratori nel sonno. L’obesità costituisce un problema aggravante, e andrebbe affrontata specificamente. Cordiali saluti Edoardo Bernkopf edber@intersoft. It

Dott. Edoardo Bernkopf
Specialista attività privata
Specialista in Odontoiatria
VICENZA (VI)



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