Assunzione di farmaci a base di cortisone

21 novembre 2004

Assunzione di farmaci a base di cortisone


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09 novembre 2004

Assunzione di farmaci a base di cortisone

Egregio dottore, mi hanno prescritto una cura a base di deltacortene contro una malattia autoimmune(connettivite), vorrei sapere se con farmaci a base di cortisone è possibile assumere integratori tipo polase e se è consigliabile che contemporaneamente continui a seguire una terapia a base di iniezioni sclerosanti presso l'angiologo(terapia che ho seguito per alcuni anni), sia in rapporto all'assunzione di cortisone sia in rapporto alla malattia autoimmune. Se dovessero esserci altre cure per una patologia autoimmune la pregherei di indicarmele poichè il cortisone ha sgradevoli effetti collaterali(aumento dell'appetito, per esempio). Ringrazio e salute cordialmente.

Risposta del 21 novembre 2004

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA GRAZIA FERRARI


Il trattamento steroideo rimane a tutt’oggi la terapia di elezione di quasi tutte le malattie autoimmuni, compresa la connetivite. D’altronde anche gli altri farmaci potenzialmente utilizzati sono gravati da pesanti effetti collaterali.
La somministrazione di corticosteroidi comporta il rischio di effetti collaterali in rapporto con le numerose attività metaboliche di queste sostanze.
Non esistono particolari controindicazioni all’utilizzo di integratori di sali minerali, facendo però attenzione al contenuto in sodio. Nel caso del prodotto da lei citato darei la preferenza alla formulazione in compresse anziché in bustine, specie se lei dovesse essere di base ipertesa.
Più che di integratori salini mi preoccuperei di associare al trattamento calcio e vitamina D, indispensabili tenendo conto del sesso, dell’età e della patologia di base (non conosco la situazione della massa ossea. Come è la MOC del rachide e del femore?)
Per quanto riguarda la terapia sclerosante riterrei opportuno interromperla, in quanto il trattamento steroideo comporta assottiliamento e fragilità non solo della cute ma anche delle pareti vasali, oltre ad un maggior rischio tromboembolico.
Importantissimo è inoltre un regime alimentare equilibrato, che consenta un compromesso tra l’aumento dell’appetito ed il suo peso, già eccessivo per la sua patologia.

Dott. Maria Grazia Ferrari
Specialista attività privata
BOLOGNA (BO)



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