Autolesionismo

17 settembre 2007

Autolesionismo


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14 settembre 2007

Autolesionismo

Cara dottoressa Baldo, sono una ragazza di 19 anni, conosco la mia migliore amica fin dall'infanzia, solo qualche anno fa mi ha però riferito di procurarsi dei tagli sul polso da quando aveva 12 anni (ora ne ha 19). Da quando mi ha confessato questa cosa ho cercato di essere il più presente possibile senza assillarla ma allo stesso tempo ho iniziato a notare certi suoi comportamente, usciti soprattutto negli ultimi anni da quando ha iniziato ad avere relazioni. Lei continua tutt'ora a procurarsi dei tagli, molto spesso profondi che lasciano delle cicatrici evidenti(me le mostrò una volta) che lei copre con un polsino. Mi ha confessato di avere dei problemi con il cibo, nel senso che dice di sentirsi in colpa quando mangia, e in effetti negli ultimi tempi è molto dimagrita, inoltre si mette continuamente in pericolo ad esempio si ubriaca spesso, guida molto veloce e ha rapporti promisqui e non protetti. Proprio a questo proposito una volta la ripresi perchè passa da un ragazzo(o ragazza) all'altro anche solo per una volta, lei mi rispose che non riesce a legarsi a qualcuno e che va con un ragazzo anche se non le piace e anche se questo la fa sentire sporca. . . Io non capisco perchè fa tutto ciò ma cerco di starle vicina, mi ha detto di non riuscire ad affezionarsi a nessuno. . . Mi sono rivolta a lei perchè da un pò di tempo a questa parte parla di suicidio e da quello che le leggo degli occhi ho paura che non menta, anche se di solito dice molte bugie(non per cattiveria secondo me). Inolte è sempre nervosa e ha degli attacchi d'ira incontrollabile, diventa come pazza e a volte mi fa paura perchè diventa molto aggressiva ma più che altro se la prende con se stessa. Ho provato con molta delicatezza a chiederle se fosse successo qualcosa nella sua infanzia (mi sono documentata sull'autolesionismo e ho scoperto che potrebbe derivare da un trauma infantile) ma lei dice di non ricordarsi nulla della sua infanzia, ha solo delle sensazioni ''brutte'' come dice lei. . . Ultimamente però la situazione sta degenerando passa da momenti di euforia a momenti di totale depressione, anche quando siamo fuori con amici, un attimo la vedi ridere e l'attimo dopo cambia totalmente, parla sempre di suicidio ma non esplicitamente, lanciando delle allusioni che però io e alcuni altri percepiamo, si mette in pericolo sempre più spesso e non ha mai avuto una relazione affettiva che sia durata più di una notte. Dottoressa secondo lei che cos'ha la nostra amica? E soprattutto: cosa possiamo fare noi? La ringrazio per la cortesia. Con Stima B.

Risposta del 17 settembre 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


Spesso persone molto giovani si trovano di fronte a gravi problemi dei loro amici e non sanno cosa fare. E' il tuo caso e capsico il tuo allarme. Per prima cosa tu e gli altri amici dovete avere la consapevolezza che non potete risolvere voi un problema così grande. Dovete convincere la vostra mica a farsi seguire da uno specialista. Non so dove abitiate, ma in alcune città vi sono centri specifici per i problemi dell'adolescenza e credo che lì la tua amica potrebbe trovare un primo supporto. Non indagare sulla sua infanzia anche perchè non è detto che sia successo qualcosa di brutto! Ma non permettere nemmeno che i suoi scoppi d'ira condizionino anche te o altri amici. Mi chiedo come sia possibile che i genitori non si accorgano di nulla.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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