01 giugno 2016
Circoncisione e desensibilizzazione
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31 maggio 2016
Circoncisione e desensibilizzazione
Buongiorno a tutti,ho 39 anni e ho avuto varie vicissitudini problematiche legate all'attività sessuale, che coinvolgono in primo luogo i livelli ormonali.
Rimanendo in tema, avrei una richiesta relativi all'intervento di circoncisione che ho subito a 15 anni a causa di una fimosi importante: sono ormai passati quasi 25 anni dall'intervento e la sessualità con una donna per me è sempre avvenuta da circonciso. Quindi non posso fare confronti. Ho avuto però diverse problematiche in quest'area, come ho sottolineato prima, che evidentemente non sono direttamente collegate alla questione circoncisione. Stavo riflettendo però su una diminuzione a livello di sensazioni che mi sembra di avvertire rispetto a quando avevo 20 anni. E'possibile che il mio vissuto emotivo di quegli anni fosse diverso e che vivessi certe stimolazioni con più intensità ;. . . . Ma ultimamente ho letto qualcosa su come la cheratizzazione del glande nei circoncisi con i passare del tempo possa portare a dei problemi. La continua esposizione del glande con l'esterno, anno dopo anno sta riducendo la sua sensibilità? E'un processo inesorabile?
Vorrei capire quanto ci sia di psicologico, quanto di dovuto al normale passare del tempo e quanto di dovuto al passare del tempo specificatamente per la mia condizione di circonciso. In quest'ultimo caso ci sarebbero delle attenzioni e delle metodiche da adottare per conservare il più possibile la sensibilità residua (creme idratanti che contrastino l'indurimento del glande, altri prodotti del genere ecc. . )?
Grazie per la cortese attenzione
Risposta del 01 giugno 2016
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA TERESA SILVESTRI
Per rispondere alla sua domanda serve una visita, contatti quindi un andrologo o un urologo, che le potranno dare una risposta adeguata
Dott. Ssa maria teresa silvestri
Medicina Territoriale
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Asolo (TV)