16 luglio 2006
Cisti al fegato
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10 luglio 2006
Cisti al fegato
in seguito a controllo ecografico sono state riscontrate: discreto incremento dimensionale del parenchima epatico debordante dall'arcata costale a margine inferiore smusso e arrotondato caratterizzato da ecostruttura disomogenea con trama piuttosto compatta ma indenne da fenomeni di accumulo steatosico nel lobo destro persiste una voluminosa formazione cistica displasica contigua alla vena porta chae appare bruscamente aumentata di volume con diametro attualmente rilevati di 12x10x8 cm circa in relazione alla rottura delle sepimentazioni interne che rendevano prima riconoscibili le sub-unità cistiche costituenti. all'interno del voluminoso espanso si nota liquido denso e corpuscolato associato ad agglomerati e spots ecogeni da riferire a verosimili coaguli ematici conseguenti a fenomeni emorragici interni verosimilmente di origine post-traumatica. Il reperto ecografico è pertanto meritevole di rivalutazione ecografica seriata nel tempo. Non dilatazione delle vie biliari. Quali sono le possibili terapie?Risposta del 14 luglio 2006
Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO
La valutazione seriata nel tempo suggerita dall'ecografista deve servire a decidere SE e quando intervenire chirurgicamente.
Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)
Risposta del 16 luglio 2006
Risposta a cura di:
Prof. MASSIMO SCHIAVONE
Tra le terapie miniinfasive è da prendere in considerazione l'aspirazione-drenaggio della raccolta cistica TAC o Ecoguidata attuata da un chirurgo esperto o un radiologo interventista ed in centri Ospedaliero-Universitari, anche per analizzare il contenuto e formulare una diagnosi più circostanziata.
Prof. Massimo Schiavone
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia apparato digerente
Specialista in Chirurgia d’urgenza
Specialista in Chirurgia generale
ROMA (RM)
