Cistite interstiziale

26 settembre 2008

Cistite interstiziale


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23 settembre 2008

Cistite interstiziale

c'è qualcosa di meno invasivo della cistoscopia per controllare a che punto sono, dal momento che è da otto anni che ci convivo, e non è vita; conosce il mannosio, che ingredienti ha? dopo tanti antibiotici mi curo con l'omeopatia e sembra che tiro avanti un pò meglio vorrei provare ad usarlo la cistite interstiziale non permette di svolgere una vita regolare

Risposta del 26 settembre 2008

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Cara lettrice,
le indicazioni diagnostiche e terapeutiche specifiche e particolari, quando si ha un problema clinico come il suo, devono sempre essere prese solo dopo un attenta valutazione clinica e non è questa la sede per discuterne. Per quanto riguarda il D-mannosio le posso dire che questo è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue filtrato dai reni, è poi espulso nelle vie urinarie. Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri.
In presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione. Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste. . Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica. Il D-mannosio è indicato come terapia di lungo termine. Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata. Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno. La dose deve essere aggiustata secondo l’ età e la situazione clinica generale del paziente. Attenzione ai diabetici dove si raccomanda sempre di controllare regolarmente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre di tenere un atteggiamento prudente e, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale ed il suo urologo.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista convenzionato
Specialista attività privata
Specialista in Andrologia
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Specialista in Urologia
MILANO (MI)



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