Colesterolo e trigliceridi

20 maggio 2007

Colesterolo e trigliceridi


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08 maggio 2007

Colesterolo e trigliceridi

29/10/2005 Colest. Tot. 248, HDL 50, LDL183, trigliceridi116, glicemia97
14/09/2006 colest. Tot. 215, HDL48, LDL122, Trigliceridi 217,
13/02/2007 Colest. Tot. 225, HDL33, LDL147, Trigliceridi185,
Glicemia 94
28/04/2007 Glicemia 102. Sono a rischio Diabete ? Come si
spiega questi cambiamenti dei valori colesterolo e trigliceridi.
Come mai questo continuo abbassamento del ' HDL. GRAZIE

Risposta del 11 maggio 2007

Risposta a cura di:
Dott. RAFFAELE CANALI


Credo che il rischio Diabete sia molto basso, nonostante la glicemia di 102 indichi una alterata glicemia a digiuno.
per quanto riguarda i lipidi, se non ci sono altri fattori di rischio cardiovascolare, si puo' affermare di essere nei limiti;le variazioni dei lipidi sono dovute a vari fattori(alimentazione, sintesi epatica, esercizio fisico)ma comunque non sono eclatanti. Manterrei adeguato stile di vita(alimentazione e esercizio fisico). Buona giornata.

Dott. Raffaele Canali
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata
Specialista in Endocrinologia e malattie ricambio
DESIO (MI)

Risposta del 20 maggio 2007

Risposta a cura di:
Dott.ssa ERSILIA GARBAGNATI


Alterazioni lipidiche molto evidenti si verificano in condizioni di stress, ad esempio, in occasione di malattie febbrili anche lievi. Nel bambino questi cambiamenti si vedono molto bene; nell'adulto, a mio giudizio, non vengono tenuti nella giusta considerazione. In particolare, in occasione di febbre si assiste ad una netta diminuzione di colesterolo totale e colesterolo LDL, diminuzione che appare correlata all'entità e alla durata della febbre. Contemporaneamente, il colesterolo HDL diminuisce e i trigliceridi aumentano. Con la defervescenza si ha un rapidissimo aumento del colesterolo totale, di regola al di sopra dei valori di riferimento. Il ritorno alla norma dei parametri alterati può richiedere alcune settimane. La normalizzazione più lenta si ha nei bambini che appartengono a famiglie con predisposizione per malattie cardiovascolari e Diabete di tipo 2. In altre parole, durante la convalescenza di una malattia febbrile il bambino ha TRANSITORIAMENTE un profilo lipidico considerato a rischio. Tali variazioni sono così tipiche e costanti da far pensare che i lipidi nel loro insieme siano elementi fondamentali nella "stress response".

Dott. Ssa Ersilia Garbagnati
Specialista attività privata
Specialista in Pediatria e Neonatologia
MILANO (MI)



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