23 gennaio 2007
Componenti psicologiche dell'alzheimer
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20 gennaio 2007
Componenti psicologiche dell'alzheimer
Buonasera, avevo scritto tempo fa, chiedendo un'opinione sul peso delle componenti psicologiche nella diagnosi e nel decorso della malattia di Alzheimer. Mia (78 anni), a cui è stata fatta una diagnosi di Alz. "probabile", è seguita da una psicologa che non si trova d'accordo con tale diagnosi e che spiega alcuni dei sintomi (ripetizione delle cose, focalizzazione su idee ricorrenti ecc. ) mettendoli in relazione a disturbi di tipo nervoso presenti da sempre, come una forte tendenza alle somatizzazioni e all'ansia. Questo parere è, del resto, condiviso anche dal medico di base di mia madre. Cosa ne pensa? Grazie, cordiali saluti A.Risposta del 23 gennaio 2007
Risposta a cura di:
Dott. MASSIMO MUCIACCIA
Gentile utente,
Il discorso riguardo alla Malattia di Alzheimer è un po' complesso. Attualmente non è possibile fare una diagnosi "certa" di M. di Alzheimer senza biopsia cerebrale, tuttavia è noto che circa il 60% delle demenze è causata dalla M. di Alzheimer. Pertanto si pone una diagnosi di "demenza tipo Alzheimer " dopo aver escluso la demenza vascolare, il Mild Cognitive Impairment o una demenza secondaria ad altre patologie, internistiche o neurologiche.
In genere una diagnosi di demenza non è difficile dopo aver effettuato alcuni semplici test che dimostrino una compromissione della memoria ed altre funzioni cognitive e dopo aver effettuato esami ematochimici, ecodoppler dei vasi epiaortici, un esame TAC o RM dell'encefalo, ecc.
Invero la descrizione dei sintomi di Sua madre non sembrano riconducibili, al momento, ad una demenza conclamata; tuttavia non posso esprimere un parere attendibile senza visita.
Cordiali saluti.
Dott. Massimo Muciaccia
Specialista attività privata
Medicina Territoriale
Specialista in Neurologia
BARI (BA)