01 marzo 2015
Incapacità a lasciarla
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24 febbraio 2015
Incapacità a lasciarla
Buongiorno, sono sposato da 7 anni, ma da 6 anni mia moglie mi tradisce. La prima volta che l'ho scoperto siamo stati lontani due settimane, ma quando è tornata chiedendo perdono ho ceduto subito e abbiamo fatto pace. La stessa cosa si è ripetuta almeno altre tre volte, ma ogni volta la mia reazione è stata sempre meno decisa, fino ad arrivare a questi giorni, in cui sono al corrente del fatto che lei ha relazioni con più uomini, e ad almeno uno di loro dice anche "ti amo", cosa che a me non dice più da anni.Ma onestamente non riesco a reagire, lei non sa nemmeno che io sono al corrente della situazione attuale, semplicemente non mi interessa. Ho perso interesse nella mia vita e in tutto ciò che mi circonda.
Sono stato anche in terapia psicologica, ma sono riuscito solo a intuire che lo psicologo pensasse che l'unica soluzione è lasciarci, visto che chiaramente non lo poteva dire.
Ovviamente la vita sessuale è quasi inesistente, se ci proviamo a me vengono in mente le sue storie e non riesco.
Quando stiamo insieme vorrei stare da solo, e quando esce sto benissimo con me stesso, ma nonostante ciò non riesco a lasciarla.
Non so nemmeno se la amo ancora, so solo che sto male se la vedo star male, e sto bene solo se la vedo sorridere.
Quello che mi chiedo è se sia possibile convivere con i suoi tradimenti in maniera più leggera, perchè a volte quando stiamo insieme ho anche degli attacchi d'ansia che sfogo in un leggero autolesionismo, che mi provoca sollievo. Ma nonostante ciò non riesco a pensare di lasciarla, mi preoccupa il suo futuro senza di me, visto che lei è poco autonoma per le faccende domestiche come bollette e cose simili. . . cosa posso fare?
Risposta del 01 marzo 2015
Risposta a cura di:
Dott. MARCO PAOLEMILI
Non riuscirà a convivere più leggera con i suoi tradimenti. Lei sta male e continuerà a stare male stando ancora con questa persona. E' difficile lasciare la strada vecchia per una nuova, la spaventa il futuro. E' normale che sia così. Ma pensa davvero che riacquistare la libertà di stare bene ed essere felice sia peggiore che vivere nella tristezza? Non si preoccupi troppo di cosa farà sua moglie senza di lei, mi pare che lei si sappia gestire molto bene. . .
Dott. Marco Paolemili
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Ricercatore
Psicoterapia
Specialista in Psichiatria
Roma (RM)
Risposta del 01 marzo 2015
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA LETIZIA PRIMO
gentile paziente siete la tipica coppia invischiata che procede in modo patologico in quanto nonostante tutto siete tenuti assieme da un collante patologico ma che soddisfa le vostre necessità interiori. Cerchi di vedere oltre questa situazione e si riappropri della propria vita. Se non riesce o non vuole però non si lamenti :Ricordi che gli altri prendono lo spazio che noi gli diamo e se sua moglie mantiene certi comportamenti è perchè lei lo ha permesso.
buona serata
Dott. Ssa Maria Letizia Primo
Specialista attività privata
Specialista in Medicina legale
Specialista in Psichiatria
Specialista in Scienza dell'alimentazione
Torino (TO)