Primato italiano contro le frodi alimentari

30 gennaio 2009
Aggiornamenti e focus

Primato italiano contro le frodi alimentari



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Dal 19 al 22 gennaio, con l'operazione Setaccio i carabinieri dei NAS hanno effettuato oltre 700 ispezioni in tutta Italia, sequestrando più di un milione e 200 confezioni e chiudendo 36 depositi di alimenti; dai funghi cinesi alla carne in scatola, dai latticini al pane e perfino l'acqua minerale, per un valore complessivo di 8 milioni di euro. È iniziato così un nuovo anno di tolleranza zero sulle frodi alimentari, a tutela dei consumatori, della salute pubblica e della reputazione della filiera italiana.Primi in Europa
Nel corso dell'operazione, svolta su tutto il territorio nazionale, sono state effettuate 717 ispezioni in depositi di alimenti che hanno portato ai seguenti risultati:
  • 499 infrazioni di cui 61 a carattere penale e 438 a carattere amministrativo,
  • 315 persone segnalate alle competenti autorità giudiziarie, sanitarie e amministrative,
  • 1.200.000 confezioni sequestrate, pari a 998 tonnellate di merci per un valore di 8 milioni di euro,
  • 36 depositi di alimenti sequestrati o chiusi per un valore di 10 milioni di euro.
I NAS hanno rilevato negli stabilimenti controllati: carenti condizioni igienico sanitarie; alimenti in cattivo stato di conservazione, con data di scadenza superata, privi di etichettatura; depositi di alimenti privi di autorizzazione; ricettazione di prodotti cosmetici; omessa attuazione del piano di autocontrollo. E la Commissione europea ha promosso a pieni voti la sicurezza dell'agroalimentare italiano, designando l'Italia come il Paese più scrupoloso nel fare i controlli. Merito non solo della recente maxioperazione, ma anche del rapporto "Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - Anno 2007", realizzato dalla Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione. Il documento dettaglia le azioni e i riscontri delle attività condotte dalle ASL, dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute (NAS), dai Laboratori pubblici. Di particolare importanza, inoltre, il sistema di allerta rapido Comunitario che consente di conoscere in tempo reale, in ambito europeo, le contaminazioni degli alimenti e mangimi e la loro incidenza. Nel 2007 ha registrato 2.933 notifiche di alimenti contaminati successivamente a controlli, di cui soltanto 70 su prodotti italiani. Il nostro sistema di allerta ha effettuato ben 501 notifiche di cui 481 per prodotti irregolari provenienti da altri Paesi di tutto il mondo e 20 su prodotti italiani risultando, come nel 2006, il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate. Dopo l'Italia, per numero di notifiche vi sono Germania e Gran Bretagna seguite da Spagna, Olanda, Danimarca, Polonia e Francia. La tipologia delle infrazioni è risultata comunque abbastanza eterogenea, comprendendo contaminazioni di natura microbiologica (salmonella, listeria), chimica (micotossine, in particolare fumonisine, residui di antiparassitari) e fisica (presenza di corpi estranei). Si può concludere che in tema di alimenti l'Italia continua a rappresentare l'esempio da seguire anche se, ha dichiarato il sottosegretario Francesca Martini "occorre poi investire per rendere più efficienti i sistemi di tracciabilità messi in atto dalle ditte al fine di garantire in tempo reale il ritiro o richiamo dei prodotti che possono costituire un rischio per la salute pubblica".

Elisabetta Lucchesini



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