Le valutazioni dello studio
Lo studio ha sfruttato un'occasione ottimale, ha riguardato infatti bambini veneti che erano stati coinvolti nel 1992-3 in un trial dell'ISS sull'efficacia dei vaccini antipertosse, per i quali c'erano dunque tutti i dati su vaccinazioni e preparati usati comprese le dosi di mercurio assunte nel primo anno di vita. In 1.403 di questi bambini, ricontattati nel 2003, raggiunta l'età di 10-12 anni si sono valutati 24 esiti di tipo neuropsicologico attraverso una batteria di test somministrati da psicologi durante le ore scolastiche; i campi interessati erano la memoria, l'apprendimento, l'attenzione, le capacità di esecuzione, visuo-spaziali e di espressione, le abilità motorie. L'autismo è stato considerato a parte, valutato ricorendo ai genitori e ai pediatri. Si è ricercata un'eventuale relazione tra peggioramenti delle performance o disturbi e assunzione, con i vaccini del primo anno, di dosi di tiomersale maggiori (primo gruppo, 137,5 mcg complessivi) o minori (secondo gruppo, 62,5 mcg totali). I timori che sono stati evocati in proposito si riferiscono soprattutto allo sviluppo di autismo, ritardo mentale, disturbi del linguaggio, deficit di attenzione/iperattività. Nessuno studio ha appurato quale dose di tiomersale possa associarsi a danni neuropsicologici, in ogni caso le agenzie regolatorie internazionali hanno raccomandato fino dal 1999, a livello prudenziale, di eliminare la sostanza dai vaccini (in Italia richiesto ai produttori entro fine 2002, con ritiro dei preparati dal commercio entro fine giugno 2003).
Associazione irrilevante
Il risultato è stato che i punteggi sono apparsi nella norma per quasi tutti i 24 esiti, soltanto per due, relativi al finger-tapping test sulla mano dominante (funzione motoria) e al Boston Naming test (linguaggio), si è osservata un'associazione con l'esposizione al tiomersale nella dose più alta rispetto alla più bassa, e solo per le femmine. Le differenze tra i punteggi erano comunque molto piccole e giudicate di scarsa rilevanza clinica. Per l'autismo, si sono avuti un caso su 856 bambini del gruppo a esposizione minore e nessuno per quello a esposizione maggiore; non si sono evidenziate relazioni neanche con i tic, a differenza di qualche studio osservazionale. In sintesi, l'associazione nelle femmine per soli due test e per di più con scarso differenziale può essere attribuibile al caso, secondo gli autori, che rilevano però che l'assunzione cumulativa di tiomersale nello studio era relativamente bassa in confronto a quella delle vaccinazioni schedulate nel primo anno di vita in altri paesi compresi gli Stati Uniti; né il confronto era tra dosi di tiomersale e assenza di tiomersale. Quanto rilevato dallo studio e da altri studi suggerisce, è la conclusione, che un'associazione tra l'esposizione alla sostanza nella primissima infanzia e deficit neuropsicologici sia improbabile o di nessun rilievo clinico; altri elementi utili potrebbero comunque derivare da studi su livelli più alti d'esposizione o con periodi più lunghi d'osservazione.
Elettra Vecchia
Fonti:
Tozzi A. E. et al. Neuropsychological Performance 10 Years After Immunization in Infancy With Thimerosal-Containing Vaccines. Pediatrics 2009;123: 475-482.