Paracetamolo in gravidanza: non provoca asma nei bambini

18 settembre 2015
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro

Paracetamolo in gravidanza: non provoca asma nei bambini



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L'uso di paracetamolo in gravidanza e nella primissima infanzia sembra essere stato assolto dall'accusa di favorire la comparsa di asma nei bambini. Questo medicinale, largamente utilizzato per controllare febbre, dolori e in generale i sintomi influenzali, viene da sempre impiegato proprio durante la gravidanza e nei bambini piccoli in quanto considerato sicuro. Alcune osservazioni effettuate in questi ultimi anni avevano però fatto sorgere dei dubbi.

«L'esposizione al paracetamolo in gravidanza e nella prima infanzia era stata collegata a una maggiore frequenza di asma, ma non era ancora ben chiaro il ruolo svolto dalle infezioni delle vie aeree» spiega Adrian Lowe, professore associato di epidemiologia all'Università di Melbourne in Australia, che ha coordinato lo studio che "assolve" il paracetamolo. In realtà, sembra che a confondere i risultati possano essere proprio le infezioni respiratorie per le quali il paracetamolo veniva assunto.

Per chiarire le cose i ricercatori australiani sono andati a rivedere gli studi che avevano spinto a mettere il paracetamolo sul banco degli imputati: hanno analizzato ben undici ricerche che indagavano la relazione fra terapia con paracetamolo effettuata in gravidanza o nella primissima infanzia e successiva comparsa di asma dopo i 5 anni di età. In effetti tutte le ricerche sull'uso del paracetamolo in gravidanza indicherebbero un certo aumento del rischio. In particolare, i dati raccolti indicano che i bambini le cui madri hanno usato l'antipiretico nel primo trimestre di gravidanza hanno un rischio di asma aumentato del 39 per cento rispetto ai coetanei le cui madri non hanno mai fatto uso del farmaco.
Lowe sottolinea però la grande variabilità fra studio e studio e come solo in un caso sia stato preso in considerazione il possibile effetto delle infezioni respiratorie. Inoltre, per quanto riguarda l'uso nella primissima infanzia, il rischio di asma aumenta leggermente; tuttavia questo aumento si riduce in misura rilevante, fin quasi a scomparire, quando viene preso in considerazione il ruolo delle infezioni respiratorie. Da qui l'assoluzione per "insufficienza di prove": «I dati sono insufficienti per modificare le attuali indicazioni sull'uso di paracetamolo nelle prime fasi della vita» sentenzia Lowe.

Fonte: Adrian Lowe,Arch Dis Child. 2014 Nov 26. doi: 10.1136/archdischild-2012-303043



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