La scienza, al suo barbiere, Einstein la raccontava così

02 febbraio 2015

La scienza, al suo barbiere, Einstein la raccontava così



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Quante volte ci siamo posti delle domande del tipo: Perché la neve è bianca se l'acqua è trasparente? Oppure: Perché le lampadine non durano di più? E ancora: È più freddo il Polo Nord o il Polo Sud? Dubbi apparentemente frivoli, ma che hanno tutti una risposta e una spiegazione scientifica. "Perché?", "Come?": sono le domande che grandi e piccini si pongono di fronte ai "misteri" che incontrano nella quotidianità. Qualche altro esempio Perché il mare è salato, ma non i torrenti, i fiumi e i laghi? Perché la tenda della doccia tende ad appiccicarsi alle gambe? Esistono diversi libri per bambini che trattano questi argomenti, ma per gli adulti rimangono i tomi scientifici, troppo tecnici e complicati per essere compresi da tutti. Per questo Robert L. Wolke ha deciso di scrivere Al suo barbiere Einstein la raccontava così. Vita quotidiana e quesiti scientifici (Universale economica Feltrinelli, 7,00 euro, 211 pp), un libro di "pettegolezzi scientifici", dedicato a persone di ogni età, curiose del mondo che le circonda e di capire i meccanismi che lo fanno funzionare. Come dice l'autore stesso nell'introduzione al libro: «Non vedrete un servizio speciale sul perché il vostro pavimento del bagno sembri così freddo sotto i vostri piedi nudi, ma la spiegazione del fenomeno è scienza tanto quanto una disquisizione sui quark o le stelle di neutroni». Scienza è tutto ciò che ci circonda. Nel libro sono presenti più di 100 domande, a cui l'autore dà risposte in linguaggio ameno, scorrevole e divertente, ma sempre con grande rigore scientifico. I quesiti sono intervallati da speciali box: - "Provare per credere", esperimenti divertenti da poter fare a casa per verificare i principi spiegati; - "E io ve lo dico lo stesso", smentite ai più frequenti luoghi comuni; - "L'angolino del pignolo", qualche dettaglio in più per i più esigenti; - "Scommesse", da proporre agli amici per una serata in compagnia. I testi sono corredati qua e là dai disegni della vignettista Diana Zourelias, che illustra i paragrafi con creatività stravagante. Non c'è bisogno di leggere il libro in sequenza, anzi, come lo stesso autore consiglia, meglio lasciarsi trasportare partendo dagli argomenti che colpiscono maggiormente, i capitoletti sono collegati da continui rinvii, quindi sarà facile "cadere in una rete".

Ilaria Pedretti



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