Influenza, prevenzione con le medicine alternative

21 settembre 2011
Aggiornamenti e focus

Influenza, prevenzione con le medicine alternative



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L'arrivo dell'autunno è il momento ideale per iniziare la prevenzione delle malattie da raffreddamento, magari anche con rimedi naturali. «Settembre è il mese giusto per cominciare» spiega Bruno Brigo, specializzato in Medicina interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di Medicina integrata. Brigo, da esperto della materia, illustra nel dettaglio le proprietà dei preparati fitoterapici e omeopatici più accreditati dall'esperienza clinica per la prevenzione delle malattie da raffreddamento. «Propongo una scelta limitata a Echinacea, Anas Barbariae e Influenzinum» dice Brigo «anche se il panorama fitoterapico e omeopatico offre molti altri rimedi, efficaci soprattutto se si considera il soggetto in cura, nella sua globalità e unicità, a seguito di una valutazione clinica personalizzata». Nei soggetti a rischio o che desiderano una protezione specifica nei confronti dell'influenza stagionale è consigliabile il vaccino convenzionale. Mentre per ottenere un effetto di potenziamento delle difese immunitarie, anche nei confronti di altri microrganismi responsabili più in generale delle diverse forme di malattie da raffreddamento, si può ricorrere a preparazioni fitoterapiche o omeopatiche. «Quelle che riporto di seguito sono indicazioni che possono essere utili e applicabili per un soggetto sano che desideri aumentare le proprie capacità di difesa nei confronti delle malattie da raffreddamento».

L'Echinacea è uno dei fitocomplessi più importanti da utilizzare in chiave preventiva, anche se sarebbe più opportuno parlare di Echinacee al plurale. Possono essere impiegate, infatti, tre specie diverse (Echinacea angustifolia, purpurea e pallida) tutte originarie delle praterie del Nord America che risultano equivalenti dal punto di vista dell'efficacia. Le tribù nordamericane (Comanche, Dakota, Sioux) utilizzavano l'Echinacea per passare indenni i rigidi inverni locali e anche localmente per curare le ferite. Sono tre le categorie di principi attivi contenuti nelle piante di echinacea, che agiscono potenziandosi reciprocamente:
  • gli alchilamidi, agiscono sui macrofagi che sono i responsabili della prima linea difensiva dell'organismo nei confronti di batteri e virus;
  • alcuni polisaccaridi che stimolano la produzione delle immunoglobuline, lavorando quindi a livello immunitario in maniera più selettiva;
  • i composti fenolici che svolgono un'attività antivirale.
L'azione sinergica di queste tre categorie di principi attivi opera a largo spettro su prevenzione e trattamento di tutte le malattie da raffreddamento, quindi raffreddore, influenza, faringite, infezioni recidivate alle prime vie aeree soprattutto in età pediatrica che comprendono riniti, faringotonsilliti, otiti, tracheiti, bronchiti, laringiti, sinusiti. In commercio esistono molti preparati a base di Echinacea, «anche se personalmente» specifica Brigo «prediligo la materia prima ottenuta da pianta fresca e, in particolare, la tintura madre (in pediatria si preferiscono altri preparati su base non alcolica)». In genere si consigliano cicli di 20 giorni al mese con una pausa di 10 gg, per evitare fenomeni di assuefazione da parte dell'organismo e per non stimolare in maniera continuativa le sentinelle del sistema immunitario.

Probabilmente il preparato omeopatico più popolare utilizzato per la prevenzione delle malattie da raffreddamento è Anas barbariae, il cui nome deriva dall'omonima specie di anatra, portatrice sana del virus influenzale. Si tratta di un preparato ottenuto dalla diluizione e dinamizzazione di estratto di fegato e cuore di Anas barbariae. Solitamente si consigliano tre mesi consecutivi, da settembre a novembre, proseguendo la prevenzione, soprattutto per i soggetti a rischio cioè bambini e anziani, fino a marzo, riducendo però la frequenza di assunzione delle dosi. Influenzinum è invece un preparato omeopatico ad azione più selettiva nei confronti del virus dell'influenza. Viene preparato ogni anno partendo da ceppi influenzali isolati di recente quindi della stagione in corso. Solitamente si utilizzano monodosi per due o tre mesi consecutivi. «Anche se talvolta viene definito impropriamente vaccino omeopatico» conclude il dottor Brigo «Influenzinum non induce un aumento del titolo degli anticorpi antinfluenzali specifici».
Infine esistono in commercio anche preparati complessi che uniscono componenti omeopatiche e fitoterapiche, in particolare per la prevenzione delle malattie da raffreddamento si trova un medicinale omeopatico contenente tutti e tre i componenti sopracitati (Echinacea, Anas Barbariae, Influenzinum). Tale presenza contemporanea favorisce un'azione sinergica dei componenti stessi migliorandone l'efficacia.


Elisabetta Lucchesini




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