Nuovi test della vista per ottenere patente di guida

19 ottobre 2011
Aggiornamenti e focus

Nuovi test della vista per ottenere patente di guida



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Per poter ottenere la patente di guida o il rinnovo, bisognerà superare nuovi test che valutano la qualità della vista e la salute dell'occhio. Lo ha stabilito un decreto ministeriale in vigore dall'inizio del 2011, che allinea la normativa italiana con quella di molte nazioni europee, in accordo anche con la Campagna di riduzione incidenti stradali voluta dall'Onu e dall'Organizzazione mondiale della sanità.

Il presupposto è che testare meglio la vista agli automobilisti previene gli incidenti, dal momento che, hanno ricordato gli esperti in occasione della Giornata mondiale della vista che si è svolta il 13 ottobre, questo senso garantisce il 92% della sicurezza stradale. Eppure, i dati Istat/Aci mostrano che il 59,16% degli incidenti possono essere ricondotti a cause direttamente o indirettamente legate alla visione. Lo stesso monito arriva dagli Stati Uniti, dove uno studio del Vision Council of America ha dimostrato la relazione tra propensione agli incidenti e obbligo o meno di fare controlli periodici del sistema visivo. D'altronde un'indagine del 2010 realizzata dall' Università Bicocca di Milano, e voluta da Commissione difesa vista (Cdv), ha rivelato un dato preoccupante: oltre il 30% dei conducenti di autoveicoli non possiede i requisiti minimi di capacità visiva richiesti dal Codice della strada, circa il 25% ha una visione notturna non adeguata e quasi il 20% non ha un'adeguata acutezza visiva anche utilizzando strumenti di compensazione, occhiali o lenti a contatto. Con le novità introdotte dal decreto, intanto al medico certificatore si affianca, come consulente specialista, un medico oculista che deve certificare l'esecuzione di esami strumentali, che oltre a testare l'acutezza visiva e il campo visivo, valutano la visione al crepuscolo, la sensibilità all'abbagliamento e al contrasto e la motilità oculare, per escludere la diplopia e altre funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. La normativa, inoltre, recita: «Se c'è motivo di dubitare che la sua vista non sia adeguata, il candidato deve essere esaminato dalla Commissione medica locale».

Vederci bene è importante, sostengono gli esperti, e ogni patologia oculare richiede correzioni particolari. Miopi, ipermetropi, presbiti: ciascuno di questi difetti comporta delle difficoltà alla guida. «È fondamentale correggere nel migliore dei modi il difetto» ha spiegato Vittorio Tabacchi presidente Cdv «mediante dispositivi di correzione adeguati. Per esempio se si è miopi un'elevata correzione con occhiale rende difficoltosa la visione laterale: muovendo l'occhio la visione è minore rispetto alla visione primaria in avanti, per evitare ciò bisogna girare il capo in modo tale che l'occhio guardi sempre attraverso il centro della lente dell'occhiale. Inoltre gli occhi miopi, in particolare quelli di grado elevato, hanno delle difficoltà maggiori nella visione notturna e una reazione più lunga all'abbagliamento. Conoscere in anticipo questo ci permette di utilizzare l'occhiale più adatto per guidare in massima sicurezza».



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