Gravidanze indesiderate: ora le pillole sono quattro

23 novembre 2011
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Gravidanze indesiderate: ora le pillole sono quattro



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Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di approvazione della pillola dei cinque giorni dopo, vale a dire una contraccezione di emergenza efficace anche a distanza di 120 ore da un rapporto a rischio di gravidanza, diventano quattro i farmaci con azione anticoncezionale o abortiva disponibili in Italia. Considerando l'ordine temporale di approvazione questi sono: la tradizionale pillola anticoncezionale contenente una combinazione di progestinico ed estrogeno, la pillola del giorno dopo, la pillola abortiva e la pillola dei cinque giorni dopo.

La classica pillola contraccettiva è stata la prima a essere approvata. Arrivò in Italia nel 1964, ma poteva essere venduta solo come regolatore del ciclo mestruale e solo alle donne sposate. Solo dal 10 marzo del 1971 verrà venduta ufficialmente come contraccettivo, grazie a una sentenza della Corte Costituzionale che abroga l'articolo del codice penale che vietava la propaganda e l'utilizzo di qualsiasi mezzo contraccettivo. Si acquista in farmacia dietro prescrizione medica e prevede delle limitazioni legate ai fattori di rischio individuali. Nel 2000, il ministero della Salute ha approvato la contraccezione postcoitale efficace se assunta entro 72 ore dal rapporto a rischio. La molecola è il levonorgestrel che agisce bloccando l'ovulazione e impedisce l'eventuale annidamento nell'utero dell'uovo che potrebbe essere fecondato. Secondo gli esperti, la sua azione non è un'interruzione di gravidanza, ma su questo punto, però, le posizioni sono divergenti. Nell'aprile del 2010 è stata introdotta anche in Italia la pillola abortiva nota come Ru486 o mifepristone. Il farmaco determina un aborto farmacologico che interrompere la gravidanza già iniziata con l'attecchimento dell'ovulo fecondato. Va assunto in combinazione con prostaglandina entro un certo periodo di tempo, calcolato in settimane. L'approvazione più recente riguarda la contraccezione d'emergenza che può essere assunta entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto a rischio. Il farmaco è l'ulipristal è inserito in fascia C, quindi a carico dell'utente, mentre la prescrizione del medicinale è subordinata alla presentazione di un test di gravidanza negativo.



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