Acqua e salute: un legame che dura una vita

06 luglio 2015
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Acqua e salute: un legame che dura una vita



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È una bevanda poco costosa e a calorie zero, eppure non se ne beve quasi mai abbastanza. Si tratta dell'acqua, il liquido trasparente così importante per la salute e così spesso sottovalutato e poco consumato. Tant'è che da uno studio pubblicato sulla rivista American journal of public health è emerso che negli Stati Uniti metà dei bambini e adolescenti non è correttamente idratato e mette così a rischio la propria salute sia fisica sia mentale. «Questi dati mettono in luce un potenziale problema di salute al quale non è stata prestata sufficiente importanza fino a oggi» afferma Erica Kenney, della Harvard school of public health e prima autrice della ricerca.

Lo studio di Kenneye colleghi ha analizzato i dati relativi a oltre 4mila bambini e ragazzi di età compresa tra 6 e 19 anni per valutare il loro stato di idratazione. «Abbiamo scoperto che il 54,5 per cento dei partecipanti mostrava un livello di idratazione non adeguato» spiega la ricercatrice che poi aggiunge: «Anche se nessuno dei ragazzi coinvolti nello studio correva rischi immediati e drammatici per la salute, la disidratazione potrebbe ridurre la loro qualità di vita e il loro benessere». In effetti, i bambini impiegano più tempo ad adattarsi al calore e sono più suscettibili alla disidratazione rispetto agli adulti e, quando il consumo di acqua è scarso, corrono seri rischi per la salute, come problemi renali o shock da calore. «Le ragioni alla base di questa mancanza di acqua nei più giovani sono molte: a volte non è semplice reperire la bevanda a scuola, altre volte i ragazzi evitano volontariamente di bere per evitare poi di andare in bagno a scuola per imbarazzo o magari per evitare di diventare vittime di episodi di bullismo in quel luogo» dice Ron Marino, del Winthrop-university hospital di Mineola (Stati Uniti) ricordando anche il contributo delle aziende che mettono in commercio bevande di ogni genere, più attraenti e commercialmente convenienti della semplice acqua. «Il problema è serio, come ricordano gli autori, ma la soluzione è semplice» dicono gli esperti ricordando che basterebbe convincere i ragazzi a bere 250 ml di acqua in più ogni giorno (poco più di un bicchiere).

Bere liquido non basta. Bisogna sapere anche quanto e soprattutto quale liquido serve ogni giorno per mantenersi in salute. Secondo i Livelli di assunzione raccomandati di nutrienti (Larn) italiani da poco aggiornati dalla Società italiana di nutrizione umana - Sinu:
  • I bambini di 7-10 anni dovrebbero bere almeno 1,8 litri di acqua ogni giorno;
  • E le quantità salgono con l'aumento dell'età: tra 11 e 14 anni 1,9 litri per le femmine e 2,1 litri per i maschi;
  • Tra 15 e 17 anni 2 litri per le femmine e 2,5 per i maschi.
  • Per gli adulti invece gli esperti Sinu raccomandano 2 litri al giorno per le donne e 2,5 litri per gli uomini.
Attenzione anche alle etichette. Le acque che si trovano in commercio non sono infatti tutte uguali. Quelle troppo ricche di sodio non sono per esempio adatte a chi è iperteso, quelle con tanto calcio vanno bene per chi è nella fase di crescita o per chi teme l'osteoporosi e quelle ricche di magnesio e bicarbonato vanno bene per gli sportivi.

Infine, ma non certo meno importante, vale la pena soffermarsi su un dato emerso dallo studio statunitense: tra i ragazzi coinvolti nella ricerca, circa uno su quattro ha dichiarato di non bere mai acqua "liscia". Ciò dovrebbe far scattare un campanello d'allarme perché spesso i ragazzi sostituiscono l'acqua con energy drink o bevande zuccherate e un eccesso di queste bevande può essere altrettanto pericoloso della disidratazione.



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