Influenza 2015: i consigli per non farsi cogliere impreparati

30 novembre 2015
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Influenza 2015: i consigli per non farsi cogliere impreparati



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Tutta colpa degli Orthomixovirus, i virus responsabili dell'influenza che anche quest'anno è in agguato e colpirà milioni di italiani (10-20 per cento della popolazione generale), nella maggior parte dei casi senza gravi conseguenze. E anche se in genere i sintomi durano solo pochi giorni, l'influenza resta un grande problema di sanità pubblica: è infatti molto diffusa e molto contagiosa e i virus cambiano continuamente costringendo gli esperti a modificare di volta in volta le strategie di difesa (per esempio i vaccini). Da non dimenticare poi che l'influenza rappresenta la causa principale di assenza da scuola e dal lavoro e ancora oggi può rivelarsi letale in alcuni casi particolarmente a rischio. Per queste e altre caratteristiche della malattia, in Italia l'influenza è un "sorvegliato speciale" ed esiste una rete di medici sentinella (Influnet) che ne rileva l'andamento stagionale.

Come si manifesta l'influenza? I sintomi sono piuttosto generici e possono essere causati anche da organismi diversi dal virus influenzale vero e proprio. In genere comprendono uno stato di malessere generale, scarso appetito, dolori muscolari e articolari (le classica sensazione di "ossa rotte") e non mancano inoltre febbre, mal di testa e sintomi respiratori come tosse, mal di gola e naso chiuso. Soprattutto nei più piccoli possono essere presenti anche sintomi gastro-intestinale come nausea, vomito e diarrea. Una volta arrivati alla diagnosi di influenza, che il medico in genere emette osservano i sintomi, si può procedere al trattamento che però è solo di tipo sintomatico, cioè punta a ridurre i sintomi.

Dal momento che si tratta di una malattia causata da un virus, gli antibiotici non servono a meno che non ci siano anche infezioni batteriche oltre a quella virale responsabile dell'influenza. Si possono invece utilizzare gli antipiretici per abbassare la febbre o gli antidolorifici per ridurre mal di testa e dolori articolari. Ed è buona regola concedersi un breve periodo di riposo a letto al caldo, evitando le temperature troppo basse e gli sbalzi termici.

L'influenza è altamente contagiosa: basta anche parlare con una persona infetta per contrarla poiché il virus si trasmette attraverso goccioline di muco e di saliva e anche attraverso il contatto indiretto, per esempio con mani contaminate da tali goccioline.

Inoltre si è infettivi già nel periodo di incubazione, quando cioè il virus è nell'organismo ma non sono ancora evidenti i sintomi e di conseguenza l'influenza si diffonde facilmente nei luoghi molto frequentati quali scuole o mezzi pubblici. Gli esperti del ministero della Salute ricordano qualche semplice regola di prevenzione che può aiutare a proteggersi dall'incontro indesiderato con il virus.

· Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura.

· Lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici.

· Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate.

· Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola.

Ogni anno da metà ottobre e fino alla fine di dicembre è disponibile il vaccino specifico antinfluenzale che viene offerto gratuitamente ad alcune categorie di persone a rischio, come deciso dal ministero della Salute, in linea con quanto raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Tra le categorie a rischio, quelle che potrebbero cioè andare incontro a gravi conseguenze se colpite da influenza, ci sono le persone dai 65 anni in su, i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni se affetti da patologie potenzialmente aumentano il rischio di complicanze, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza all'inizio della stagione influenzale e persone ricoverate presso strutture per lungodegenti. La vaccinazione è inoltre raccomandata a chi è a contatto diretto con queste categorie di persone "fragili": medici, personale sanitario di assistenza e i familiari di persone ad alto rischio. Infine per garantire che i servizi essenziali per la popolazione funzionino in modo corretto anche nella stagione dell'influenza, la vaccinazione è raccomandata anche a forze di polizia, vigili del fuoco e altre categorie di lavoratori.

Attenzione però. Il virus dell'influenza cambia quasi ogni anno e il vaccino cambia di conseguenza per mantenersi efficace. Inoltre la copertura garantita dal vaccino è massima poco dopo la vaccinazione e si mantiene per 6-8 mesi, ma poi diminuisce nel tempo. Ecco perché è necessario ripetere la vaccinazione ogni anno, rivolgendosi al proprio medico di famiglia o ai centri sanitari vaccinali.



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