Vitamina K - menadiolo

20 aprile 2024
Vitamine idrosolubili

Vitamina K - menadiolo



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Indice


Informazioni di base


Origini naturali?
Origini sintetiche?
La prescrizione medica è richiesta?
Liposolubile o idrosolubile: liposolubile (il menadiolo sodio difosfato è idrosolubile)

Fonti naturali


  • Avena
  • Erba medica
  • Formaggio Camembert
  • Formaggio Cheddar
  • Cavoletti di Bruxelles
  • Cavolfiore
  • Cavolo
  • Cime di rapa
  • Soja
  • Spinaci
  • Tè verde

Effetti dimostrati

  • Promuove una crescita e uno sviluppo regolari.
  • Previene la malattia emorragica del neonato.
  • Previene perdite anormali di sangue, in particolar modo nei soggetti con disturbi intestinali cronici o che sono curati con farmaci anti-coagulanti. La vitamina K è solitamente prodotta nel tratto intestinale dalla flora stanziale.
  • Se i batteri vengono distrutti da una malattia o da antibiotici, si potrebbe sviluppare una carenza di vitamina K.
  • Cura i disturbi con perdite ematiche dovuti a carenza di vitamina K.

Effetti benefici supposti non dimostrati

Non se ne riscontrano.

Chi necessita di quantità addizionali?

  • I soggetti con un introito calorico e nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento nutrizionale.
  • I soggetti a cui è stata chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
  • I soggetti con gravi ustioni o lesioni.
  • Neonati prematuri.
  • I soggetti curati con terapie antibiotiche le quali possono provocare la distruzione della flora intestinale.
  • I soggetti che non hanno bile sufficiente per assorbire i grassi. Bisogna intervenire per via iniettiva.

Sintomi da carenza

Neonati:
  • Difficoltà di crescita e di sviluppo regolari.
  • Malattia emorragica del neonato caratterizzata da ematemesi e sanguinamento intestinale, dal cordone ombelicale, dall'area della circoncisione. I sintomi appaiono due o tre giorni dopo la nascita.
Adulti:
  • Coagulazione anormale del sangue che può causare epistassi, ematuria, sanguinamento gastrico, dai capillari e dalla pelle che evidenziano segni blu e neri, difficoltà di coagulazione (si rileva con esame di laboratorio).

Sintomi supposti non dimostrati

  • Forte diarrea.

Esami di laboratorio rivelatori di carenza

  • Tempo di protrombina.
  • Protrombina ematica.
  • Vitamina K ematica.

Posologia

Come agisce questa vitamina:
  • Promuove la produzione della protrombina attiva (fattore II), della proconvertina (fattore VII) e di altri fattori di coagulazione. Questi sono tutti necessari per la regolare coagulazione.
Miscellanea:
  • Una piccola quantità di vitamina K si perde durante la lavorazione o la cottura dei cibi.
  • Quando si verificano gravi disturbi emorragici dovuti a carenza di vitamina K e dopo gravi episodi di sanguinamento potrebbe essere necessaria una trasfusione di sangue.
  • Si deve attendere un considerevole lasso di tempo prima che la vitamina K si renda efficace quando assunta per via intramuscolare.
Disponibile sotto forma di:
  • Compresse: ingoiare intere con un bicchiere colmo di liquido. Non masticare nè frantumare. Ingerire durante i pasti principali o entro un'ora e mezza da essi, se non sotto diversa prescrizione.
  • Forma iniettabile.
Nota: generalmente la vitamina K non è presente nella maggior parte dei preparati di multivitamina/minerale.

Avvertenze e precauzioni

Non fare assumere:
  • Agli allergici alla vitamina K.
  • Con carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD).
Valutate il vostro paziente in caso di:
  • Fibrosi cistica.
  • Diarrea prolungata.
  • Disturbi intestinali prolungati.
  • Assunzione di qualsiasi altro farmaco.
  • Interventi chirurgici (compresa la chirurgia dentale) nel vicino futuro.
Dopo i 55 anni d'età:
  • Non dovrebbero esserci problemi particolari.
Gravidanza:
  • Non esistono studi sugli essere umani. Evitatene se possibile la prescrizione.
  • Evitare le megadosi.
Allattamento:
  • Evitare le megadosi.
Effetto sugli esami di laboratorio:
  • Modifica il tempo di protrombina.
Conservazione:
  • Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta, ma non congelare.
  • Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Altro:
  • Evitare dosi eccessive: la vitamina K è liposolubile e un introito eccessivo può condurre a ridotta funzionalità epatica.
  • Consigliare il paziente di sospendere l'assunzione di vitamina K in previsione di interventi chirurgici (compresi quelli dentali).

Sovradosaggio/tossicità

Nei neonati: danni cerebrali.

In tutti: forti dosi possono indebolire le funzioni epatiche.
  • Per i sintomi da sovradosaggio: interrompere l'assunzione di vitamina. Vedi "Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio".
  • Per i sintomi da overdose accidentale (come nel caso di un bambino che ne abbia ingerita un'intera bottiglia): ricorrete ad un intervento d'urgenza.

Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio

  • Anemia emolitica nei neonati: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
  • Iperbilirubinemia nei neonati o nei bambini a cui è stata somministrata una dose eccessiva di vitamina K: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
  • Ittero causato dalla iperbilirubinemia: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
Reazioni allergiche fra cui:
  • Disturbi gastrointestinali: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
  • Eruzione cutanea: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
  • Lieve iperemia al viso: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
  • Lieve iperemia, dolore o gonfiore nel punto dove è stata effettuata l'iniezione: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
  • Prurito: ricorrete ad un intervento d'urgenza.

Interazione con farmaci, vitamine o minerali

  • Anti-coagulanti (orali): diminuisce l'effetto dell'anticoagulante.
  • Antibiotici a largo spettro: causano carenza di vitamina K.
  • Chinina: causa carenza di vitamina K.
  • Colestipolo: diminuisce l'effetto della vitamina K.
  • Colestiramina: diminuisce l'effetto della vitamina K.
  • Cumarina (estratta dal trifoglio dolce): diminuisce l'effetto della vitamina K.
  • Olio minerale (a lungo termine): causa carenza di vitamina K.
  • Primachina: aumenta la possibilità che si verifichino effetti collaterali tossici.
  • Salicilato: aumenta il fabbisogno di vitamina K se somministrato per lungo tempo.
  • Sucralfato: diminuisce l'effetto della vitamina k.
  • Sulfamidici: causa carenza di vitamina K.

Interazione con altre sostanze

Nessuna conosciuta.



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