Metacolina Lofarma inalaz. 0,2% 5 fl.polv. + 5 fl.tamp. controllo

19 aprile 2024
Farmaci - Metacolina Lofarma

Metacolina Lofarma inalaz. 0,2% 5 fl.polv. + 5 fl.tamp. controllo


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Metacolina Lofarma inalaz. 0,2% 5 fl.polv. + 5 fl.tamp. controllo è un medicinale da utilizzare esclusivamente in ambiente ospedaliero e riservato agli specialisti in pneumatologia, fisiopatologia respiratoria, medicina del lavoro, otorinolaringoiatria, pediatria, allergologia (classe C), a base di metacolina cloruro, appartenente al gruppo terapeutico Diagnostici: test diagnostici. E' commercializzato in Italia da Lofarma S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Lofarma S.p.A.

MARCHIO

Metacolina Lofarma

CONFEZIONE

inalaz. 0,2% 5 fl.polv. + 5 fl.tamp. controllo

FORMA FARMACEUTICA
Polvere

PRINCIPIO ATTIVO
metacolina cloruro

GRUPPO TERAPEUTICO
Diagnostici: test diagnostici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale da utilizzare esclusivamente in ambiente ospedaliero e riservato agli specialisti in pneumatologia, fisiopatologia respiratoria, medicina del lavoro, otorinolaringoiatria, pediatria, allergologia

PREZZO
83,82 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Metacolina Lofarma disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Metacolina Lofarma? Perchè si usa?


il test di provocazione bronchiale aspecifico con metacolina viene impiegato per la diagnosi di iperreattività bronchiale e condizioni asmatiche in pazienti che non hanno manifestazioni cliniche di asma



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Metacolina Lofarma?


ipersensibilità al farmaco o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Soggetti con asma clinicamente manifesto, dispnea. Test di funzionalità polmonare basale molto bassi (FEV volume espiratorio massimo al secondo < 80% del teorico). Impiego in soggetti in trattamento con betabloccanti in quanto la risposta alla metacolina può essere aumentata e prolungata. Soggetti con precedenti manifestazioni di anafilassi. Soggetti con storia di asma o febbre da fieno non devono fisicamente maneggiare la polvere di metacolina. Gravidanza ed allattamento. Non sottoporre a test di provocazione bronchiale aspecifico con metacolina bambini < 5 anni

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Metacolina Lofarma?


l'uso associato di betabloccanti può aumentare e prolungare la risposta alla metacolina. L'acido ascorbico può ridurre significativamente la reattività alla metacolina mediante l'interferenza con il metabolismo delle prostaglandine. L'atropina inibisce la risposta al test di provocazione con metacolina. Tutte le terapie utilizzate nel trattamento di malattie respiratorie croniche o di disturbi respiratori in genere (fenoterolo, ipratropio bromuro, prednisone, terfenadina, teofillina, cromoglicato di sodio, ecc.) possono potenzialmente interferire con l'interpretazione del test

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Metacolina Lofarma? Dosi e modo d'uso


I flaconi di metacolina (0,2%, 1% e 6,4%) e quelli tampone/controllo per la metacolina 0,2% e 1% vanno reidratati al momento dell'uso con 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili.
Il tampone/controllo della metacolina 6,4% è già fornito come soluzione pronta per l'uso.
Il tampone/controllo deve essere utilizzato sia come controllo che per le successive diluizioni della metacolina già ricostituita per mantenere l'isotonicità della soluzione.
Le soluzioni sono somministrate per via inalatoria intrabronchiale per cui si consiglia l'uso di un nebulizzatore collegato ad un dosimetro alimentato da aria compressa. Poiché la dose di farmaco erogata dipende sia dalla concentrazione della soluzione che dal consumo di farmaco nella unità di tempo, si raccomanda la accurata taratura della ampolla del nebulizzatore che ha, in genere, la capacità di 2 ml. Il consumo del nebulizzatore varia a seconda del tipo da 10 a 20 microlitri/secondo.
Per l'esecuzione del test di broncocostrizione, che si esegue generalmente su soggetti in buone condizioni ventilatorie di base (FEV1 non inferiore all'80% del teorico), le modalità consigliate sono le seguenti:
1)Determinazione mediante spirometro del FEV1 basale: si fa inalare per 3-5 volte il tampone/controllo. Dopo ogni inalazione si misura il FEV1 ed a fine ciclo si sceglie il valore migliore osservato.
2)Somministrazione ogni 2 minuti, cioè con procedura cumulativa, delle seguenti quantità di metacolina: 30 - 60 - 120 - 240 - 390 - 690 - 1.290 - 2.490 microgrammi (mcg).
Per calcolare i dosaggi bisogna naturalmente tenere conto del consumo dell'ampolla del nebulizzatore e del tempo di erogazione.
La tab. 1 riporta un esempio di schema di somministrazione con l'uso di soluzioni di metacolina 0,2% e dell'1%.
Tab. 1 - Esempio di concentrazioni ottenibili con metacolina 0,2 % e 1%.
Nell'esempio si utilizza un nebulizzatore che eroga 15 l/secondo.
"Le informazioni complete della tabella o della formula sono consultabili sul sito www.codifa.it"Nel caso si vogliano utilizzare concentrazioni di metacolina superiori a quelle ottenibili con la preparazione all'1% (10.000 mcg/ml) si utilizzerà la preparazione al 6,4%, eseguendo le diluizioni per raddoppio (1:2, 1:4, 1:8, ecc.) utilizzando procedure che assicurino il mantenimento della sterilità delle soluzioni. Le diluizioni si preparano con il tampone/controllo, presente nella confezione, al momento dell'uso. La tab. 2 riporta un esempio di schema di somministrazione con diluizioni ottenibili con metacolina 6,4%.
Tab. 2 - Esempio di concentrazioni ottenibili con metacolina 6,4%
Nell'esempio vengono erogati 45 l per volta (es. 3 x 15 l)
"Le informazioni complete della tabella o della formula sono consultabili sul sito www.codifa.it"* La preparazione al 6,4% (64.000 mcg/ml) non va utilizzata come tale per il test di provocazione ma serve come base per l'allestimento delle varie diluizioni, preparate utilizzando i flaconi di tampone/controllo annessi alla confezione.
3) Subito dopo l'inalazione di ogni dose di metacolina, e comunque entro 1 minuto, si determinano misurazioni spirometriche del FEV1. Il test si interrompe appena si osserva una diminuzione del FEV1 del 20% o più rispetto al basale, ed in ogni caso quando si è raggiunto il massimo dosaggio (2.490 mcg di dose cumulata nell'esempio di tab. 1 e 2878 mcg nell'esempio di tab. 2).
E' comunque opportuno che le somministrazioni di metacolina si concludano nell'arco di 20 minuti, tempo che rappresenta la durata d'azione della metacolina.
La broncocostrizione indotta da metacolina è reversibile in breve tempo con l'inalazione di beta-mimetici.
Il risultato del test di provocazione aspecifica con metacolina viene espresso usualmente come PD20 FEV1, che è la dose di metacolina espressa in microgrammi che provoca una caduta dei 20% del FEV1 rispetto al valore basale. Poiché è raro che si osservi sperimentalmente un calo del FEV1 esattamente del 20%, tale dato deve essere solitamente estrapolato. Un metodo molto utilizzato è quello della interpolazione grafica. Si costruisce una curva dose-risposta in scala semilogaritmica riportando la percentuale di variazione del FEV1 sull'asse delle ordinate ed il logaritmo della dose (espressa in mcg) sull'asse delle ascisse. Si congiungono i punti immediatamente sopra e sotto il valore prescelto (20%) e si estrapola la dose di metacolina (mcg) corrispondente ad un calo del 20% rispetto al basale.
In alternativa al metodo della interpolazione grafica, sono oggi facilmente disponibili dei programmi per personal computer che consentono la estrapolazione automatica ed istantanea della PD20.
Per quanto riguarda l'interpretazione dei risultati, il test si considera solitamente positivo se il paziente risponde con una PD20 inferiore a 1.600 mcg cumulativi; l'iperreattività è considerata di grado lieve per PD20 tra 1.600 e 800 mcg, di grado medio tra 800 e 400 mcg, di grado elevato tra 400 e 100 mcg.


ECCIPIENTI


sodio fosfato bibasico biidrato, sodio fosfato monobasico monoidrato, acqua p.p.i.

Data ultimo aggiornamento: 06/11/2021

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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