Nel vaccino anche l’H1N1

29 ottobre 2010
Interviste

Nel vaccino anche l’H1N1



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di Simona Zazzetta

È partita, in anticipo rispetto ai precedenti anni, la campagna vaccinazioni per affrontare l'inverno con gli anticorpi contro i virus stagionali e contro il virus pandemico. Per conoscere le modalità e caratteristiche con cui viene condotta, Dica33 ha incontrato Aurelio Sessa, presidente Società italiana di medicina generale (Simg) della regione Lombardia

Dottor Sessa che tipo di vaccino verrà somministrato durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale?
Si tratta di un vaccino trivalente contenente tre ceppi virali: A/H1N1, A/H3N2 e il ceppo B disponibile in tre tipologie approvate dagli enti regolatori: vaccino con virus split, contenenti virus influenzali frammentati e purificati, vaccino adiuvato con squalene e, novità di quest'anno, vaccino a somministrazione intradermica. Questi ultimi due sono indirizzati a soggetti anziani o immunocompromessi perché favoriscono la risposta immunitaria: l'adiuvante, infatti permette al farmaco di restare più a lungo nella zona di inoculo in modo da lasciare più tempo all'organismo di dare una risposta adeguata; la somministrazione intradermica con un ago sottile di 5mm inocula il farmaco nel derma che è una parte più superficiale dell'epidermide ricca di cellule immunitarie. Ciò che non cambia invece, è il contenuto dei tre vaccini che è uguale in tutte e tre le formulazioni.

Perchè quest'anno la campagna è stata anticipata?
Su indicazioni del ministero della Salute, la campagna vaccinale 2010 è stata avviata all'inizio di ottobre, in anticipo rispetto agli altri anni, per prevenire l'arrivo dell'ondata influenzale di cui non si conosce l'andamento. A differenza dei normali ceppi stagionali che aprono la stagione influenzale a metà dicembre, il ceppo A/H1N1, che lo scorso anno ha determinato la pandemia e che quest'anno rappresenterà il ceppo influenzale più comune, anticipa l'inizio della stagione influenzale a novembre. L'anno scorso, infatti l'H1N1 ha fatto la sua comparsa già a maggio 2009 e la stagione è iniziata a novembre 2009. Poiché sono necessari 15 giorni per avere una risposta immunitaria, cioè la produzione di anticorpi antinfluenzali, dopo l'inoculo del vaccino, un anticipo di qualche settimana rispetto alla norma dovrebbe coprire una fascia di popolazione più ampia.

Quali sono le categorie a rischio per le quali quest'anno è raccomandato il vaccino?
A differenza dello scorso anno, che ha visto come categorie a rischio le fasce più giovani della popolazione, quest'anno si torna alle classiche categorie a rischio per le quali il vaccino è raccomandato: anziani sopra i 65 anni, soggetti con patologie croniche respiratorie, cardiovascolari, metaboliche, a carico dei reni e del fegato o immunocompromessi; gravide al 2°-3° trimestre di gravidanza, malati con patologie neuromuscolari, fasce pediatriche con malattie croniche. La novità riguarda l'obesità, che lo scorso anno è risultata essere un fattore di rischio indipendente nei soggetti con patologie croniche: molti dei decessi da H1N1 erano soggetti obesi, e quest'anno sono tra le categorie a rischio.

Ci sono rischi o effetti collaterali attesi con questo vaccino?
No, non ci sono controindicazioni a meno di allergie specifiche ai componenti del vaccino. Sono farmaci ben tollerati e l'unica reazione da attendersi e un dolore nella zona di inoculo nei giorni successivi.



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