Pillola, cerotto, anello: la nuova contraccezione ormonale

07 marzo 2012
Interviste

Pillola, cerotto, anello: la nuova contraccezione ormonale



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Di metodi contraccettivi per le donne ce ne sono molti e diversi, tuttavia la contraccezione ormonale è sicuramente quella più utilizzata, adatta e adattabile a tutte le esigenze. Ci guida a scoprire come si inizia il percorso contraccettivo, quali sono le opzioni più sicure e quelle più innovative, Antonio La Marca, responsabile comunicazioni esterne della S.i.c. (Società italiana della contraccezione), ginecologo presso il Policlinico di Modena, docente di Ginecologia all'Università di Modena e Reggio Emilia.

La pillola, contraccettivo femminile per antonomasia, è davvero adatta a tutte le donne?
Intanto non parlerei più solo di pillola, perché la tecnologia si è molto evoluta, riuscendo ad affiancare alle tradizionali forme orali medicinali del tutto simili ma con altre vie di somministrazione. È corretto parlare di contraccezione ormonale che, in una donna è sana, è sicuramente indicata e personalizzabile, con il consiglio del ginecologo.


Quale percorso, controlli, esami si devono effettuare prima di poter assumere un contraccettivo ormonale?
Vorrei subito sfatare un mito, quello degli esami: in realtà non sono affatto necessari. La donna deve recarsi da un ginecologo che ne verifica lo stato di salute e ne raccoglie l'anamnesi; questi sono i punti fondamentali. Se la donna è in buona salute, ha un'anamnesi familiare negativa per malattie cardiovascolari, non fuma, è sufficiente misurare la pressione arteriosa, se questa rientra nei limiti può assumere un contraccettivo ormonale. Ai successivi controlli basterà continuare a monitorare la pressione arteriosa.


Vale anche per le ragazze giovani?
A maggior ragione, visto che difficilmente presentano patologie concomitanti. Nelle giovani le linee guida internazionali consigliano di prescrivere, come prima scelta, una combinazione estro-progestinica a basso dosaggio, così da ridurre al minimo la possibile ritenzione idrica e altri effetti collaterali. Se la ragazza tollera bene questa pillola e i cicli rimangono regolari, può continuare così fino a che lo ritenga necessario.


Non è necessario interrompere periodicamente l'assunzione dei contraccettivi ormonali?
No, se perdura la necessità contraccettiva e il trattamento è ben tollerato non c'è motivo di sospendere.


E quando si vuole programmare una gravidanza?
Il contraccettivo agisce solo finché è assunto, quindi appena lo si sospende cessano i suoi effetti e non è necessario osservare un periodo di attesa (wash out) prima di cercare una gravidanza.


Per una donna adulta consiglierebbe sempre la pillola?
Se la donna ha anche già avuto dei figli, senza che si manifestassero problemi di trombosi, la contraccezione ormonale è senz'altro indicata ed è la meglio tollerata. In caso di mestruazioni abbondanti poi, si può ricorrere a pillole con medio alto contenuto ormonale, invece di quelle a basso dosaggio, per ottenere anche uno scopo terapeutico.


Quali sono i prodotti più innovativi e i loro vantaggi?
I vantaggi sono soprattutto di tipo pratico perché questi contraccettivi, sempre ormonali, hanno vie di somministrazione diverse da quella orale. Nello specifico si tratta del cerotto transdermico e dell'anello vaginale: entrambi rilasciano una combinazione estroprogestinica come quella contenuta nelle pillole.
Il cerotto dura una settimana, poi va sostituito. Ogni ciclo dura 3 settimane, poi si sospende per una settimana, durante la quale compare la mestruazione, poi si riprende.
L'anello vaginale, che la donna inserisce in loco da sola, dura invece 3 settimane, poi si rimuove in attesa della mestruazione, e se ne applica uno nuovo dopo 7 giorni.


La contraccezione ormonale ha anche altri vantaggi?
Oltre a sicurezza ed efficacia, forse non tutte sanno che questi trattamenti offrono dei benefici secondari. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che assumere i contraccettivi ormonali riduce il rischio di tumore dell'ovaio e del colon retto; per l'ovaio il beneficio si mantiene per i 10 anni successivi l'utilizzo della pillola.


È vero che in Italia l'impiego dei contraccettivi ormonali è ancora molto basso?
Diciamo che all'incirca il 20% delle donne in età fertile, sotto i 45 anni, assume un contraccettivo di questo tipo. La percentuale è tra le più basse in Europa, però in lenta e costante crescita da almeno un ventennio, segno quindi che l'informazione si diffonde in maniera adeguata. E poi ci sono anche molti altri metodi contraccettivi.


Elisabetta Lucchesini




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