Nuove App per dormire meglio

19 marzo 2014
Aggiornamenti e focus

Nuove App per dormire meglio



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Lo schermo che si illumina all'improvviso oppure un messaggio che arriva in piena notte e ci sveglia con il suo bip. Telefonini e tablet spesso non sono visti di buon occhio dagli esperti e dagli amanti del buon sonno, ma in alcuni casi questi strumenti tecnologici possono anche rivelarsi utili e farci dormire meglio.

Il tutto grazie e nuove App o dispositivi specifici capaci, per esempio di svegliarci nel momento più opportuno del ciclo del sonno o di misurare il battito cardiaco, il numero di risvegli e di movimenti notturni e molto altro ancora. Si tratta in un certo senso di strumenti simili a quelli che permettono di contare le calorie o i passi, solo che in questo caso vengono misurati parametri che hanno a che fare con il riposo notturno e che in genere sono difficili da misurare in modo autonomo, senza trascorrere almeno una notte in un centro specializzato.

Alcuni esperti mettono però in guardia chi decide di acquistare e utilizzare questi nuovi strumenti: «Molti degli annunci e degli slogan commerciali legati a questi prodotti non derivano da studi scientifici attendibili e controllati» spiega Hawley Montgomery-Downs, direttore del laboratorio di ricerche sul sonno alla Università della West Virginia, che poi ricorda che gli esami specifici come la polisonnografia, non sono paragonabili ai nuovi strumenti per il monitoraggio del sonno.

Ma c'è anche chi li apprezza e pensa che - pur con alcune limitazioni - possano comunque essere utili. «Come specialista, non posso certo arrivare a una diagnosi completa e definitiva solo sulla base dei risultati ottenuti con questi dispositivi» afferma David Claman, direttore del centro dei disturbi del sonno all'Università di San Francisco. «Ma se per esempio il dispositivo indica che ci sono troppi movimenti durante la notte, io posso decidere di prescrivere esami di approfondimento». E inoltre non bisogna dimenticare che tenere sotto controllo il proprio riposo notturno può essere utile anche a chi non ha grossi problemi di sonno, ma vuole semplicemente dormire bene.

«Tanto per cominciare, grazie a questi strumenti una persona può conoscere in modo accurato le sue ore di sonno e ciò è piuttosto importante dal momento che in molti non si rendono conto di essere in carenza di ore di riposo» continua David Claman. «Le potenzialità di questi strumenti sono enormi» conclude Monica Rogati, responsabile dei dati per uno di questi dispositivi «potrebbero aiutarci a scoprire di più sul sonno sia a livello globale, sia individuale, verso una medicina sempre più personalizzata».



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