Longevità e dieta mediterranea: è anche una questione di genetica

08 gennaio 2015
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Longevità e dieta mediterranea: è anche una questione di genetica



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Il cibo che portiamo in tavola influenza anche il nostro Dna. Lo conferma uno studio recentemente pubblicato sul British Medical Journal,secondo il quale la dieta mediterranea è associata a telomeri più lunghi, che in altri termini significa, maggiori probabilità di essere longevi.

«I telomeri sono una sorta di cappucci posti alle estremità dei cromosomi e che li proteggono impedendo che il materiale genetico si rovini» spiega Immaculata De Vivo, professore associato di medicina alla Harvard Medical School di Boston (Usa) e coordinatrice della ricerca. E come aggiungono gli autori, queste particolari estremità si accorciano progressivamente con il passare del tempo ogni volta che le cellule si dividono e per questo motivo sono considerate dei veri e propri marcatori dell'invecchiamento: telomeri più corti sono associati a una minore aspettativa di vita e a un aumento delle probabilità di sviluppare malattie tipiche dell'invecchiamento.
«La lunghezza dei telomeri e la velocità di accorciamento variano molto da individuo a individuo, ma sappiamo che fattori come lo stress ossidativo e l'infiammazione possono accelerare il processo di riduzione della lunghezza» dice l'autrice che poi mette in luce che anche fattori legati allo stile di vita e all'alimentazione possono influenzare la "vita" dei telomeri.

«Dal momento che la dieta mediterranea è costituita da cibi ricchi di sostanze antiossidanti e anti-infiammatorie, abbiamo ipotizzato che seguire tale dieta possa influenzare positivamente la lunghezza dei telomeri» dice De Vivo. E per provare questa ipotesi, i ricercatori statunitensi hanno raccolto dati relativi a 4.676 donne di mezza età e in buona salute già coinvolte nel Nurses' Health Study, uno studio in corso dal 1976 sulla salute di oltre 120mila infermiere Usa.

Grazie ad appositi questionari i ricercatori hanno determinato quanto fedelmente le partecipanti seguissero la dieta mediterranea, mentre con esperimenti di biologia molecolare hanno studiato la lunghezza dei telomeri.
«I dati ottenuti dimostrano che maggiore è l'aderenza al regime dietetico mediterraneo, maggiore è la lunghezza dei telomeri» afferma De Vito che poi precisa che l'associazione non vale se si prendono in considerazione i singolo alimenti della dieta mediterranea. «Questo evidenzia il fatto che l'effetto positivo per la salute è dato dalla dieta mediterranea nella sua interezza e non da un singolo alimento, per quanto sano possa essere» conclude.



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