Meno ictus per chi segue una dieta mediterranea

20 febbraio 2015
Aggiornamenti e focus

Meno ictus per chi segue una dieta mediterranea



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Una delle strategie per ridurre la probabilità di andare incontro a un ictus e a tutte le sue conseguenze potrebbe essere molto semplice da mettere in pratica: basta seguire la dieta mediterranea, ovvero portare in tavola frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e grassi "buoni" come quelli dell'olio di oliva o delle noci, riducendo allo stesso tempo il consumo di carne, grassi saturi (burro e formaggi) e zucchero. Ne sono convinti i ricercatori guidati da Ayesha Sherzai, del Columbia university medical center di New York, che hanno studiato l'effetto dell'alimentazione - con particolare attenzione alla dieta mediterranea - sul rischio di ictus.

«Sappiamo che mangiare secondo la tradizione mediterranea si associa a un minor rischio di malattie cardiache, problemi cognitivi e mortalità generale, ma sappiamo ancora poco circa l'influenza di questa dieta sul rischio di ictus» dice Sherzai, che assieme ai colleghi ha analizzato i dati relativi a circa 104mila donne di età media pari a 52 anni, coinvolte nello studio California teacher study, iniziato nel 1995.

«Le donne incluse nell'analisi sono state suddivise in 5 gruppi, sulla base di quanto la loro alimentazione quotidiana fosse in linea con quella mediterranea» spiega l'autrice parlando dello studio recentemente presentato a Nashville (Usa) nel corso dell'annuale International stroke conference, sponsorizzata dalla American stroke association e dalla American heart association.
«Dopo aver tenuto conto di altri fattori importanti nel determinare il rischio di ictus, come per esempio l'esercizio fisico, l'indice di massa corporea (un indice basato su peso e altezza), le calorie assunte quotidianamente, il fumo e la menopausa, abbiamo osservato che le donne del gruppo che seguiva meglio la dieta mediterranea avevano un rischio ridotto di ictus ischemico rispetto a quelle che mostravano di seguire meno questo regime alimentare» afferma Sherzai, precisando che solo l'ictus ischemico e non quello emorragico veniva influenzato dall'alimentazione.

Come spiegano gli autori, l'ictus ischemico è quello causato dalla formazione di un coagulo che va a bloccare il flusso sanguigno al cervello, mentre l'ictusemorragico è causato dalla rottura di un vaso sanguigno, con la conseguente emorragia e l'interruzione del flusso di sangue a determinate aree del cervello. «Non ci sorprende che il rischio di ictus emorragico non sia modificato dall'alimentazione mediterranea, dal momento che la dieta non ha una grande influenza sui fattori che indeboliscono i vasi sanguigni aumentando così il rischio che questi si rompano» conclude l'autrice.



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