La salute del cuore dipende anche dall’orario di lavoro

12 aprile 2016
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La salute del cuore dipende anche dall’orario di lavoro



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Lavorare è importante, ma esagerare porta più danni che benefici, almeno per quanto riguarda la salute cardiovascolare. Ne sono convinti i ricercatori statunitensi guidati da Sadie Conway, epidemiologa presso lo University of Texas health science center di Houston, negli Stati Uniti, che hanno da poco pubblicato uno studio sull'argomento. «Abbiamo portato a termine questa ricerca con l'obiettivo di esaminare la presenza di una relazione "dose-risposta" tra le "ore dedicate al lavoro e le malattie cardiovascolari incidenti"» afferma la ricercatrice, che ha condotto lo studio su un gruppo di oltre 1.900 persone impiegate da almeno 10 anni e rappresentative dei lavoratori a stelle e strisce.

Tra i partecipanti allo studio, poco meno della metà (43 per cento) è andato incontro a un problema cardiovascolare nel corso degli anni come angina, coronaropatia, scompenso cardiaco, attacco di cuore, pressione alta o ictus. «Utilizzando specifici modelli matematici e statistici abbiamo stimato la relazione tra ore di lavoro e rischio cardiovascolare e abbiamo scoperto che tale relazione dose-risposta esiste» prosegue Conway, ricordando che i risultati ottenuti si riferiscono a persone che lavorano a tempo pieno e non a chi lavora solo part-time.

In particolare, dai dati emerge che il rischio per cuore e vasi aumenta dell'1 per cento ogni ora in più trascorsa lavorando in ufficio nel corso di 10 o più anni. «Se l'orario lavorativo supera le 46 ore settimanali il rischio aumenta ancora di più» aggiunge l'autrice che poi spiega: «Rispetto a chi ha lavorato 45 ore a settimana per 10 o più anni, chi ha lavorato 55 ore settimanali per lo stesso periodo ha un rischio cardiovascolare aumentato del 16 per cento». E la percentuale sale al 35 per cento se le ore alla scrivania in una settimana sono 60. «Questi risultati mettono in luce l'importanza di politiche di prevenzione cardiovascolare focalizzate anche su modifiche degli orari di lavoro, che potrebbero salvare migliaia di lavoratori nel mondo» conclude Conway, precisando che comunque lo studio non dimostra una relazione causa-effetto, ma solo l'esistenza di un'associazione tra ore di lavoro e salute del cuore.



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