Adolescenti scontrosi? Colpa della scuola, inizia troppo presto

01 dicembre 2016
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Adolescenti scontrosi? Colpa della scuola, inizia troppo presto



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Si tende a volte a dare la colpa del comportamento scontroso o poco controllato degli adolescenti alla mancanza di sonno nei giorni scolastici, ma uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Pediatrics spiega che forse le cose non stanno proprio così. «Il vero colpevole di alcuni problemi comportamentali dei ragazzi potrebbe essere una combinazione di tendenza ad essere "gufi" - ovvero a rimanere svegli e attivi fino a tardi la sera - e di sonnolenza durante le ore diurne» esordisce Judith Owens, direttrice del dipartimento di medicina del sonno al Boston children's Hospital e autrice della ricerca.

Owens e colleghi hanno coinvolto nel loro studio 2017 studenti di età media pari a 15 anni allo scopo di determinare se una minore durata del sonno durante la settimana scolastica, una maggiore sonnolenza diurna e un cronotipo notturno (quello dei "gufi") fossero legati a difficoltà ad auto-regolare i propri comportamenti da parte dei giovani. E al termine dell'analisi è emerso che la mancanza di sonno ma anche lo svegliarsi presto per andare a scuola quando il proprio organismo vorrebbe continuare a dormire si associa a comportamenti più "a rischio" e a uno scarso controllo delle emozioni da parte dei ragazzi.

«L'American Academy of Pediatrics raccomanda di iniziare la scuola non prima delle 8.30 del mattino» ricorda l'autrice, precisando che i cambiamenti tipici dell'adolescenza difficilmente consentono ai ragazzi di dormire prima delle 23. «Per garantirsi un riposo adeguato un adolescente non si dovrebbe svegliare prima delle 8, ma questo non sempre è possibile nei giorni di scuola» continuano gli autori, spiegando che un sonno troppo breve e non in linea con i ritmi circadiani può avere conseguenze pericolose dal punto di vista fisico e psicologico: dall'obesità alla depressione, senza escludere un aumento del rischio di incidenti stradali, assenze e scarso rendimento a scuola.

«I ragazzi possono comunque cercare di ridurre l'esposizione alla luce da Tv, laptop e smartphone a tarda sera poiché potrebbe spostare l'orologio biologico ancora più in avanti» commenta Sujay Kansagra, direttore del programma di medicina del sonno e neurologia pediatrica al Duke University medical center di Durham.



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