Attenzione ai vestiti intelligenti dei neonati

09 febbraio 2017
Aggiornamenti e focus

Attenzione ai "vestiti intelligenti" dei neonati



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Calzini intelligenti che, al costo di 250 dollari al paio e a grazie a un'apposita App, sono in grado di inviare un messaggio ai neo-genitori quando i parametri vitali dei loro piccoli cambiano. È solo un esempio della nuova generazione di indumenti che stanno prendendo piede nel mercato a stelle e strisce e che, almeno in teoria, dovrebbero servire per monitorare di continuo la salute dei più piccoli tranquillizzando i genitori e che hanno scatenato la reazione preoccupata di molti pediatri.

«Nonostante la mancanza di dati a sostegno dell'efficacia, della sicurezza e dell'utilità di questi indumenti, il loro mercato è in grande espansione negli Stati Uniti» spiega Christopher Bonafide, del Children's hospital di Philadelphia e autore di un editoriale sull'argomento recentemente pubblicato sulla rivista Jama .

Come precisato nell'articolo, gli "indumenti intelligenti" sono costituiti essenzialmente di tessuti, bottoni o cinghie ai quali vengono applicati particolari sensori che possono misurare parametri quali respirazione, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno inviando ai genitori collegati via App un segnale di allarme in caso di apnea, battito troppo lento o troppo veloce e percentuale di ossigeno nel sangue troppo bassa.

«Le aziende produttrici non possono pubblicizzare questi strumenti come importanti per prevenire problemi gravi di salute nei neonati come per esempio la Sids, la morte improvvisa del lattante, dal momento che nessuno di questi prodotti ha ricevuto l'approvazione delle autorità mediche competenti» continua Bonafide, sottolineando le difficoltà che spesso si incontrano nell'adeguare le regole di commercializzazione di tali dispositivi alla velocità delle scoperte tecnologiche.

«Non ci sono motivi particolari per un controllo tanto stretto dei parametri vitali se il piccolo non ha particolari patologie» precisa l'esperto, che poi conclude: «Come altri colleghi sono preoccupato per lo stato di ansia che tali allarmi (spesso ingiustificati) creano nei genitori e per i controlli medici inutili ai quali i bimbi sono in seguito sottoposti».



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