Testosterone: benefici e rischi di una terapia sempre più diffusa

24 marzo 2017
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Testosterone: benefici e rischi di una terapia sempre più diffusa



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Il trattamento con testosterone migliora il desiderio e la funzione sessuale, la densità ossea e i problemi di anemia negli uomini anziani, ma aumenta anche i rischi per il cuore. Lo dicono i risultati del programma Testosterone trials, fatto di 7 studi dedicati ad approfondire le conoscenze sugli effetti della terapia con testosterone su 790 uomini con più di 65 anni con bassi livelli dell'ormone.

«Questo tipo di trattamento è sempre più comune ed è quindi importante comprenderne a fondo i rischi e i benefici» spiega Thomas Gill, professore di geriatria alla Yale University che dirige uno dei 12 centri coinvolti negli studi, ricordando i dati statunitensi: i pazienti trattati con testosterone sono passati da 1,3 milioni nel 2009 a 2,3 milioni nel 2013.

E a conti fatti dai sette studi emerge che questo trattamento è adatto soprattutto per migliorare la vita sessuale in uomini con bassi livelli di testosterone dovuti al passare degli anni. In particolare i primi tre studi, pubblicati lo scorso anno, hanno dimostrato un miglioramento della funzione e del desiderio sessuale, mentre l'impatto della terapia su vitalità o funzione fisica generale è risultato scarso.

«Gli ultimi quattro studi, recentemente pubblicati su Jama internal medicine hanno riguardato aspetti diversi legati a questa terapia ormonale: anemia, ossa, salute cardiovascolare e performance cognitive» dice Gill, precisando che anche se ha mostrato benefici per la salute delle ossa e per quella delle persone affette da anemia a causa nota o sconosciuta, la terapia con testosterone non è la prima scelta per questa patologie.

«È senza dubbio più opportuno scegliere trattamenti più mirati per le singole problematiche soprattutto alla luce dei risultati dello studio sulla salute cardiovascolare» aggiunge l'esperto. Quest'ultimo studio ha infatti messo in luce un aumento del volume delle placche all'interno dei vasi sanguigni nelle persone sottoposte a trattamento con testosterone rispetto a quelle che non assumevano la terapia. «Gli studi del Testosterone trials rappresentano l'inizio e non certo la fine delle ricerche su questa terapia ormonale» commenta Sergei Romashkan, a capo della ricerca clinica della divisione di geriatria e gerontologia clinica al National institute on aging.

Fonte: Medline Plus - News



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