Ambramicina 16 capsule rigide 250 mg

20 aprile 2024
Farmaci - Ambramicina

Ambramicina 16 capsule rigide 250 mg


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Ambramicina 16 capsule rigide 250 mg è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di tetraciclina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici tetraciclinici. E' commercializzato in Italia da Scharper S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Scharper S.p.A.

MARCHIO

Ambramicina

CONFEZIONE

16 capsule rigide 250 mg

FORMA FARMACEUTICA
capsula

PRINCIPIO ATTIVO
tetraciclina cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici tetraciclinici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
7,50 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Ambramicina disponibili in commercio:

  • ambramicina 16 capsule rigide 250 mg (scheda corrente)

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Foglietto illustrativo Ambramicina »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Ambramicina? Perchè si usa?


Infezioni da microrganismi sensibili alla tetraciclina ed in particolare:
  • polmoniti e broncopolmoniti batteriche
  • infezioni acute e riacutizzate dell'apparato urogenitale;
  • infezioni chirurgiche (infezioni dei tessuti molli, osteomieliti)
  • infezioni acute e subacute del tratto intestinale, dissenterie batteriche ed amebiche, sindromi dissenteriformi dell'adulto e del bambino;
  • endocarditi acute e subacute;
  • meningite cerebrospinale epidemica e meningiti purulente in genere;
  • brucellosi;
  • rickettsiosi;
  • in otorinolaringologia (tonsilliti, otiti, sinusiti, mastoiditi); in oculistica (congiuntiviti, blefariti, tracoma); in ginecologia (annessiti, metriti, cerviciti, vulvovaginiti); in dermatologia (foruncolosi, impetigini).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Ambramicina?


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti..


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Ambramicina?


Avvertenze

Nel tessuto osseo in via di formazione, le tetracicline possono dare luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano stati riportati nell'uomo particolari effetti dannosi.

Reazioni di fotosensibilizzazione possono manifestarsi in corso di trattamento in soggetti predisposti; è opportuno tenere presente questa eventualità ed interrompere il trattamento non appena compare eritema cutaneo.

In soggetti con presenza di insufficienza renale, anche dosi normali delle tetracicline possono dare luogo ad accumulo in circolo con possibili danni epatici; in questi casi è necessario adattare la posologia al grado di funzionalità renale, ricorrendo, se del caso, a controlli dei livelli ematici (che non dovrebbero mai superare 15 mcg/ml) e della funzionalità epatica. Inoltre è da tenere presente che le tetracicline esplicano un'azione antianabolica che può aggravare stati di insufficienza renale.

Per evitare irritazioni esofagee, assumere il prodotto con un'adeguata quantità d'acqua.

L'uso del prodotto può occasionalmente dare luogo a superinfezioni da organismi insensibili.

Tenuto conto della possibilità di germi resistenti quando non è sicura la nozione di sensibilità del germe stesso verso l'antibiotico è necessario procedere ad opportuni tests batteriologici.

Le tetracicline non rappresentano farmaci di prima scelta nelle infezioni da Stafilococchi o in quelle delle prime vie aeree (faringo-tonsilliti, ecc.) da Streptococco beta emolitico A.

Le tetracicline degradate (scadute) possono produrre poliuria, glicosuria, aminociduria, proteinuria.

L'invecchiamento in ambiente caldo umido può favorire la formazione di derivati tetraciclinici nefrotossici.

Popolazione pediatrica

L'uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda metà della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia) può causare pigmentazione dentaria permanente (giallo-bruna); ciò si verifica soprattutto in seguito all'uso protratto di questi antibiotici ma è stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti.

Nel periodo neonatale e nell'infanzia ( fino a 12 anni) il medicinale va somministrato solo nei casi di effettiva necessità sotto diretto controllo del medico.

Precauzioni d'impiego

Come altri antibiotici, il trattamento con tetracicline può dar luogo a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti.

È da tenere presente la possibilità di enterocoliti da Stafilococchi resistenti o da Clostridium difficile. Nel trattamento delle infezioni gonococciche va posta attenzione al rischio di mascherare le manifestazioni di una sifilide consistente: è opportuno, in questi casi, effettuare i controlli sierologici per almeno 4 mesi.

Dato che le tetracicline possono deprimere l'attività protrombinica, si può rendere necessario un adeguamento dei dosaggi degli anticoagulanti che vanno eventualmente usati durante la somministrazione delle tetracicline.

Cicli di trattamento a lungo termine richiedono periodici controlli della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale

Se le tetracicline vengono impiegate nelle infezioni da Streptococco beta emolitico del gruppo A il trattamento deve durare non meno di dieci giorni.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Ambramicina?


È opportuno evitare l'associazione con penicilline data la possibilità di interferenze tra le rispettive attività antibatteriche.

Preparati antiacidi con alluminio, calcio o magnesio, nonché alimenti a base di latte o latticini riducono l'assorbimento orale delle tetracicline, per cui è opportuno evitare assunzioni contemporanee.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Ambramicina? Dosi e modo d'uso


Adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni

Si consiglia una dose orale giornaliera che varia fra 15 e 25 mg/Kg di peso corporeo; in casi di particolare gravità il dosaggio può essere aumentato secondo il parere del medico.

In pratica, nell'adulto di peso medio, 4-6 capsule da mg 250 al giorno e quindi una capsula ogni 6-4 ore.

La durata del trattamento è in rapporto alla scomparsa della febbre ed al miglioramento dello stato generale.

Cessato il periodo febbrile acuto è consigliabile prolungare, riducendo eventualmente le dosi, la somministrazione dell'antibiotico ancora per alcuni giorni, al fine di evitare la possibilità di ricadute.

Nelle infezioni stafilococciche acute e nelle brucellosi è bene protrarre più a lungo il trattamento (circa 2 settimane); nelle endocarditi batteriche subacute il trattamento dovrà essere ulteriormente prolungato (almeno 6 settimane).

Popolazione pediatrica

Nei bambini di età inferiore a 12 anni, questo medicinale va somministrato solo nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico. Questo vale soprattutto nel periodo neonatale e nell'infanzia , in quanto questo medicinale durante il periodo della formazione dei denti può causare colorazione dentaria permanente (giallo-bruna) (vedere paragrafo “Effetti indesiderati aggiuntivi nei bambini“).

(vedere paragrafo 4.4 e 4.8).


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ambramicina?


Non sono stati segnalati sintomi di sovradosaggio.


EFFETTI INDESIDERATI


Quali sono gli effetti collaterali di Ambramicina?


In corso di trattamento con tetracicline possono manifestarsi alcuni fra i seguenti effetti indesiderati:
  • Patologie gastrointestinali: anoressia, nausea, vomito, diarrea, glossite e altre mucositi;
  • cutanee Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzioni di tipo eritematoso o maculopapulare;
  • ipersensibilità Disturbi del sistema immunitario: eruzioni orticarioidi, porpora anafilattoide, edema angioneurotico;
  • Patologie del sistema linfopoietico: rarissimi casi di anemia emolitica, neutropenia, trombocitopenia ed eosinofilia
Ipertensione endocranica

In associazione alle tetracicline è stata riferita ipertensione intracranica benigna con possibili sintomi di cefalea, vomito, disturbi visivi tra cui offuscamento visivo, scotoma, diplopia o perdita permanente della vista. La manifestazione di sintomi clinici, inclusi cefalea o disturbi visivi, deve far pensare alla possibilità di una diagnosi di ipertensione endocranica. Se si sospetta un aumento della pressione endocranica durante il trattamento con tetracicline, la somministrazione deve essere interrotta.

Popolazione pediatrica

L'uso delle tetracicline nel periodo neonatale e nell'infanzia fino a 12 anni può causare colorazione dentaria permanente (giallo-bruna); ciò si verifica soprattutto in seguito all'uso prolungato (di almeno 1 mese) di questi antibiotici ma è stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti (vedere paragrafo 4.4)

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Ambramicina durante la gravidanza e l'allattamento?


Nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Ambramicina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono mai stati riportati effetti che determinino pericolo per chi guida o usa macchinari pericolosi.


PRINCIPIO ATTIVO


Principio attivo

una capsula contiene: Tetraciclina cloridrato 250 mg

Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1


ECCIPIENTI


Magnesio stearato; Amido di mais; Titanio biossido; Indigotina; Gelatina.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 48 mesi

Non sono previste speciali precauzioni per la conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Astuccio da 16 capsule da 250 mg in blister


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 02/01/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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