Assoral 150 mg 12 compresse rivestite

19 aprile 2024
Farmaci - Assoral

Assoral 150 mg 12 compresse rivestite


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Assoral 150 mg 12 compresse rivestite è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di roxitromicina, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici macrolidi. E' commercializzato in Italia da Farmaceutici Caber S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

I.B.N. Savio S.r.l.

CONCESSIONARIO:

Farmaceutici Caber S.r.l.

MARCHIO

Assoral

CONFEZIONE

150 mg 12 compresse rivestite

FORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite

PRINCIPIO ATTIVO
roxitromicina

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici macrolidi

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
14,31 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Assoral disponibili in commercio:


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Foglietto illustrativo Assoral »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Assoral? Perchè si usa?


Infezioni provocate da batteri sensibili, specialmente nelle affezioni:
  • O.R.L.
  • Broncopolmonari.
  • Odontostomatologiche.
  • Genitali, ad eccezione delle infezioni gonococciche.
  • Cutanee.
  • Nella profilassi della meningite da meningococco nei contatti a rischio.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Assoral?


Ipersensibilità al principio attivo, ad altri macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Associazione con prodotti a base di ergotamina o con altri alcaloidi della segale cornuta (vedere paragrafo 4.5).

Co-somministrazione con medicinali aventi un indice terapeutico ristretto che sono substrati del CYP3A4 (ad es. astemizolo, cisapride, pimozide e terfenadina) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)

In pazienti con insufficienza epatica grave le compresse da 300 mg sono controindicate.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Assoral?


Avvertenze

Sono stati riportati casi di grave vasocostrizione (ergotismo) con possibile necrosi delle estremità in caso di associazione di macrolidi con alcaloidi vasocostrittori della segale cornuta. Pertanto è sempre necessario verificare che non vi sia una terapia in corso con tali farmaci prima di prescrivere roxitromicina (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni bollose severe

Sono stati riportati casi di reazioni cutanee bollose severe quali sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) associate all'uso della roxitromicina. Se sono presenti sintomi o segni di AGEP, SJS o TEN (ad esempio, eruzione cutanea progressiva spesso con vesciche o lesioni delle mucose), il trattamento con roxitromicina deve essere sospeso.

Precauzioni d'impiego
  • Nei pazienti con grave insufficienza epatica l'utilizzo di roxitromicina non è raccomandato
  • La roxitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con compromissione epatica lieve-moderata
  • Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.
  • L'escrezione per via renale di roxitromicina e dei suoi metaboliti avviene approssimativamente per il 10% della dose orale somministrata. Il dosaggio deve rimanere immodificato nei pazienti con insufficienza renale.
  • Medicinali col potenziale di prolungare l'intervallo QT. Si richiede cautela quando roxitromicina è somministrata a pazienti che assumono altri medicinali che possono prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.5). Questi includono antiaritmici di classe IA (es. chinidina, procainamide, disopiramide) e di classe III (es. dofetilide, amiodarone), citalopram, antidepressivi triciclici, metadone, alcuni antipsicotici (es. fenotiazine), fuorochinoloni (ad es. moxifloxacina), alcuni antimicotici (es fluconazolo, pentamidina) e alcuni antivirali (es. telaprevir). Come noto per altri macrolidi, la roxitromicina può aggravare la miastenia grave.
  • Si raccomanda di controllare periodicamente gli indici di funzionalità epatica e renale e la formula ematica, soprattutto durante un trattamento a lungo termine (ad es. più di 2 settimane) (vedere paragrafo 4.8).
  • Malattia associata a Clostridium difficile: diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo il trattamento con roxitromicina, può essere sintomatica di colite pseudomembranosa. Se si sospetta una colite pseudomembranosa, si deve interrompere immediatamente il trattamento con roxitromicina.
  • I pazienti affetti da rari problemi di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Assoral?


Associazioni controindicate

Alcaloidi vasocostrittori della segale cornuta (vedere paragrafo 4.4).

La roxitromicina è un debole inibitore del CYP3A4

Astemizolo, cisapride, pimozide

Altri medicinali quali astemizolo, cisapride o pimozide, metabolizzati dall'isozima CYP3A epatico, sono stati associati ad un prolungamento del tratto QT e/o ad aritmie cardiache (tipicamente torsioni di punta) come risultato dell'aumentata concentrazione sierica dovuta ad interazione con farmaci che inibiscono significativamente l'isozima, compresi alcuni antibiotici macrolidi. Anche se la roxitromicina possiede una capacità minima o nulla di legarsi al CYP3A, e dunque di inibire il metabolismo di altri farmaci da parte dell'isozima, non è possibile stabilire con certezza il potenziale di interazione clinica di roxitromicina con i farmaci sopra elencati. Pertanto l'associazione di roxitromicina con tali farmaci non è raccomandata.

Terfenadina

Alcuni macrolidi mostrano un'interazione farmacocinetica con terfenadina che porta ad aumentati livelli sierici di quest'ultima. Ciò può determinare gravi aritmie ventricolari, tipicamente torsioni di punta. Anche se tale interazione non è stata dimostrata con roxitromicina e studi condotti in un numero limitato di volontari sani non abbiano evidenziato interazioni farmacocinetiche o alterazioni elettrocardiografiche rilevanti, l'associazione di roxitromicina e terfenadina non è raccomandata.

Associazioni non raccomandate

Medicinali col potenziale di prolungare l'intervallo QT

Si richiede cautela quando roxitromicina è somministrata a pazienti che assumono altri medicinali col potenziale di prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.4). Questi includono antiaritmici di classe IA (ad es. chinidina, procainamide, disopiramide) e di classe III (ad es. dofetilide, amiodarone), citalopram, antidepressivi triciclici, metadone, alcuni antipsicotici (es. fenotiazine), fuorochinoloni (ad es. moxifloxacina), alcuni antimicotici (es fluconazolo, pentamidina) e alcuni antivirali (es. telaprevir).

Warfarina e altri anticoagulanti

Non è stata rilevata alcuna interazione con warfarina in studi nel volontario sano; tuttavia, nei pazienti trattati con roxitromicina e antagonisti della vitamina K, sono stati riportati aumenti del tempo di protrombina o del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) che possono essere causati anche dall'episodio infettivo. Si considera prudente monitorare l'INR durante il trattamento concomitante con roxitromicina e antagonisti della vitamina K.

Disopiramide

Uno studio in vitro ha dimostrato che roxitromicina può spostare la disopiramide dal legame con le proteine plasmatiche; tale effetto può risultare in vivo in aumentati livelli sierici di disopiramide libera. Di conseguenza si devono monitorare l'ECG e, se possibile, i livelli sierici della disopiramide.

Precauzioni per l'uso

Digossina ed altri glicosidi cardioattivi

Uno studio nei volontari sani ha dimostrato che roxitromicina può aumentare l'assorbimento di digossina. Tale effetto, comune anche agli altri macrolidi, molto raramente può dare origine ad episodi di tossicità dei glicosidi cardioattivi. Ciò si può manifestare con sintomi quali nausea, vomito, diarrea, cefalea o capogiri; la tossicità dei glicosidi cardioattivi può anche condurre a disturbi della conduzione e/o del ritmo cardiaci. Pertanto nei pazienti trattati con roxitromicina e digossina, o un altro glicoside cardioattivo, si deve effettuare un monitoraggio elettrocardiografico e se possibile dei livelli sierici del glicoside; ciò diventa obbligatorio in caso di comparsa di sintomi che possono suggerire un sovradosaggio dei glicosidi cardioattivi.

La roxitromicina, come altri macrolidi, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che assumono antiaritmici di classe IA e III.

Associazioni da considerare

Inibitori della HMG-CoA reduttasi

Quando roxitromicina e un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina) sono somministrati in concomitanza, vi è un potenziale rischio di eventi avversi a carico del sistema muscoloscheletrico, come la rabdomiolisi, a causa di una possibile aumentata esposizione alla statina.

Si deve prestare cautela quando una statina è somministrata in concomitanza alla roxitromicina e i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di miopatia.

La co-somministrazione di roxitromicina (300 mg/die) e midazolam (15 mg per os) ha aumentato l'AUC di midazolam (un substrato sensibile del CYP3A4) del 47%, ciò può portare ad un potenziamento degli effetti del midazolam.

È stato rilevato un lieve aumento delle concentrazioni plasmatiche di teofillina, ma ciò in genere non richiede modifiche del dosaggio abituale.

La roxitromicina può aumentare l'AUC e le concentrazioni plasmatiche di bromocriptina, che può portare ad un aumento del rischio di effetti avversi del prodotto.

In uno studio clinico per valutare gli effetti di roxitromicina sull'esposizione alla ciclosporina, 8 pazienti riceventi sottoposti a trapianto cardiaco trattati con ciclosporina per almeno 1 mese hanno ricevuto roxitromicina 150 mg bid per 11 giorni. Roxitromicina ha provocato un aumento del 50% delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina che sono diminuite progressivamente con l'interruzione di roxitromicina.

Roxitromicina può aumentare la concentrazione plasmatica di rifabutina.

Altre associazioni

Non vi è interazione clinicamente significativa con carbamazepina, ranitidina, alluminio o idrossido di magnesio.

Vi sono studi di interazione clinica negativi per valutare gli effetti di roxitromicina e contraccettivi orali contenenti estrogeni e progestinici, anche se condotti su pochissimi soggetti.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Assoral? Dosi e modo d'uso


Adulti:

300 mg al giorno: una compressa (150 mg) ogni 12 ore oppure una compressa (300 mg) in una unica somministrazione ogni 24 ore, preferibilmente prima dei pasti.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Assoral?


In caso di sovradosaggio, si consiglia un trattamento sintomatico. Non esiste un antidoto specifico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Assoral durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Studi condotti in varie specie animali non hanno dimostrato effetti teratogeni o fetotossici a dosi fino a 200 mg/kg/die, o 40 volte la dose terapeutica nell'uomo.

La sicurezza di roxitromicina per il feto durante la gravidanza umana non è stata stabilita.

Se ne sconsiglia comunque l'uso nel primo trimestre di gravidanza. Nei restanti periodi il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

Allattamento

Piccole quantità di roxitromicina vengono escrete nel latte materno; pertanto è necessario interrompere l'allattamento al seno o la terapia nella madre.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Assoral sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Deve essere prestata particolare attenzione nella guida per la possibilità del manifestarsi di vertigini.

Compromissione visiva e visione offuscata possono alterare la capacità di guidare e di utilizzare macchinari (vedere paragrafo 4.8).


PRINCIPIO ATTIVO


ASSORAL 150 mg compresse rivestite con film

Una compressa contiene:

Principio attivo: roxitromicina 150 mg

ASSORAL 300 mg compresse rivestite con film

Una compressa contiene:

Principio attivo: roxitromicina 300 mg

Per gli eccipienti, vedere 6.1.


ECCIPIENTI


Copolimero poliossietilenico-poliossipropilenico, Povidone, Idrossipropilcellulosa, Silice colloidale anidra, Amido di mais, Magnesio stearato, Talco, Glicole propilenico, Glucosio anidro, Ipromellosa, Titanio diossido.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Nessuna, alle ordinarie condizioni di ambiente.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Compresse confezionate in blister termoformato a composizione:

Alluminio crudo naturale

Cloruro di polivinile

Copolimero cloruro di vinile - acetato di vinile

Resina modificante AMBS (Acrilonitrile - metacrilato - butadiene - stirolo)

Astucci contenenti:

“150 mg compresse rivestite con film“ 12 compresse

“300 mg compresse rivestite con film“ 6 compresse


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 13/03/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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