Ultimo aggiornamento: 06 febbraio 2018
Farmaci - Gemcitabina Pfizer
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 ml
INDICE SCHEDAINFORMAZIONI GENERALIAZIENDA
Pfizer Italia S.r.l.MARCHIO
Gemcitabina PfizerCONFEZIONE
38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 ml
ALTRE CONFEZIONI DI GEMCITABINA PFIZER DISPONIBILIPRINCIPIO ATTIVOgemcitabina cloridratoFORMA FARMACEUTICAsoluzione (uso interno)
GRUPPO TERAPEUTICOAntineoplastici antimetaboliti
CLASSEH
RICETTAmedicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
SCADENZA18 mesi
PREZZO20,85 €
INDICAZIONI TERAPEUTICHEA cosa serve
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 mlLa gemcitabina, in combinazione con cisplatino, è indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma della vescica localmente avanzato o metastatico.
La gemcitabina è indicata nel trattamento di pazienti con adenocarcinoma del pancreas localmente avanzato o metastatico.
La gemcitabina, in combinazione con cisplatino, è indicata nel trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico. La gemcitabina in monoterapia può essere considerata in pazienti anziani o con performance status uguale a 2.
La gemcitabina, in combinazione con carboplatino, è indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma dell'epitelio dell'ovaio localmente avanzato o metastatico che hanno recidivato almeno 6 mesi dopo terapia di prima linea con platino.
La gemcitabina, in combinazione con paclitaxel, è indicata nel trattamento di pazienti con carcinoma della mammella non resecabile localmente ricorrente o metastico che hanno recidivato dopo chemioterapia adiuvante e/o neoadiuvante. La precedente chemioterapia deve aver incluso una antraciclina a meno che questa non sia controindicata.
CONTROINDICAZIONIQuando non dev'essere usato
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 mlIpersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Allattamento .
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USOCosa serve sapere prima di prendere
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 mlIl prolungamento del tempo di infusione ed un'aumentata frequenza di somministrazioni hanno dimostrato un aumento della tossicità del farmaco.
Tossicità ematologica
La gemcitabina può determinare riduzione della funzionalità midollare, come evidenziato dalla comparsa di leucopenia, piastrinopenia ed anemia.
Nei pazienti in terapia con gemcitabina prima di ogni somministrazione devono essere effettuate la conta delle piastrine, dei leucociti e dei granulociti. In caso di riduzione della funzionalità midollare secondaria alla somministrazione del farmaco, deve essere valutata la possibilità di modificare o interrompere la terapia . Tuttavia, la riduzione della funzionalità midollare è di breve durata e generalmente non richiede riduzioni di dosaggio e solo raramente può comportare interruzione del trattamento.
Gli elementi cellulari ematologici periferici possono continuare ad abbassarsi anche dopo interruzione della terapia. La terapia deve essere iniziata con cautela nei pazienti con funzionalità midollare compromessa. Come per altri antitumorali, quando la gemcitabina viene usata in combinazione con altri chemioterapici deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una riduzione della funzionalità midollare cumulativa.
Insufficienza epatica
La somministrazione di gemcitabina a pazienti con presenza di metastasi epatiche o con precedenti anamnestici di epatite, alcolismo, o cirrosi epatica può condurre ad una esacerbazione dell'insufficienza epatica di base.
Controlli della funzionalità epatica e renale (comprendenti test virologici) devono essere effettuati periodicamente.
La gemcitabina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica e/o renale, in quanto le informazioni insufficienti provenienti da studi clinici non consentono di raccomandare una dose precisa per questa categoria di pazienti .
Radioterapia concomitante
Radioterapia concomitante (effettuata contemporaneamente o separatamente entro un intervallo di tempo ≤ a 7 giorni): è stata riportata tossicità .
Vaccini vivi
Nei pazienti in trattamento con gemcitabina non sono consigliati il vaccino per la febbre gialla e altri vaccini vivi attenuati .
Manifestazioni cardiovascolari
A causa del rischio di patologie cardiache e/o vascolari con gemcitabina, si deve fare particolare attenzione nei pazienti che presentano una storia di eventi cardiovascolari.
Manifestazioni polmonari
Manifestazioni polmonari, talvolta gravi (ARDS) sono state riscontrate durante la terapia con gemcitabina. La causa di tali manifestazioni non è nota. Se si verificano tali manifestazioni, considerare la possibilità di interrompere il trattamento con gemcitabina. L'impiego tempestivo di misure di supporto adeguate può contribuire a migliorare il quadro clinico.
Manifestazioni renali
Nei pazienti in trattamento con gemcitabina sono state raramente riportate segnalazioni cliniche compatibili con una sindrome uremica emolitica (HUS) . La HUS e un disturbo potenzialmente letale. Il trattamento con gemcitabina deve essere interrotto ai primi segni di anemia emolitica microangiopatica, come una rapida diminuzione dell'emoglobina associata a trombocitopenia, innalzamento della bilirubinemia, della creatininemia, dell'uremia, o della LDH. Il danno renale può non essere reversibile anche dopo l'interruzione del trattamento e in tali casi dovrà essere preso in considerazione il ricorso alla dialisi.
Fertilità
Studi preclinici sulla fertilità hanno dimostrato che la gemcitabina causa una ipospermatogenesi nel topo maschio . Per questo motivo gli uomini in trattamento con gemcitabina sono consigliati di non procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. A seguito della possibilità che il trattamento con gemcitabina causi infertilità, si consiglia agli uomini di chiedere informazioni sulle modalità di crioconservazione dello sperma prima di cominciare il trattamento .
Sodio
Gemcitabina 200 mg Concentrato per soluzione per infusione contiene non più di 2,4 mg di sodio (<1 mmol) per flaconcino.
Gemcitabina 1 g Concentrato per soluzione per infusione contiene non più di 12,1 mg di sodio (<1 mmol) per flaconcino.
Gemcitabina 2 g Concentrato per soluzione per infusione contiene non più di 24,2 mg di sodio (<1 mmol) per flaconcino.
Ciò deve essere tenuto in considerazione da pazienti che seguono una dieta sodio controllata.
INTERAZIONIQuali farmaci o principi attivi possono interagire con l'effetto di
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 mlNon sono stati effettuati specifici studi di interazione
Radioterapia
Radioterapia concomitante (effettuata contemporaneamente o separatamente entro un intervallo di tempo ≤ a 7 giorni ) – La tossicità associata con questa terapia multimodale dipende da diversi fattori, inclusi dose e frequenza di somministrazione della gemcitabina, dose della radiazione, piano di trattamento radioterapico e tecnica applicata, tipo e volume di tessuto irradiato. Studi clinici e preclinici hanno dimostrato un'attività radiosensibilizzante della gemcitabina. Durante una singola sperimentazione clinica in cui la gemcitabina è stata somministrata alla dose di 1.000 mg/m2 per 6 settimane consecutive in concomitanza con una radioterapia toracica in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, è stata osservata una tossicità significativa manifestasi con gravi mucosità, in particolare esofagiti e polmoniti, potenzialmente a rischio di vita per i pazienti, particolarmente quelli trattati con radioterapia su campi estesi [volumi medi di trattamento 4.795 cm3]. I risultati di studi effettuati successivamente hanno suggerito che è realizzabile una somministrazione di gemcitabina a dosi inferiori in concomitanza con radioterapia in quanto presenta una tossicità prevedibile, come è risultato da uno studio di fase II su pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule dove la radioterapia al torace a dosi di 66 Gy è stata somministrata in concomitanza con gemcitabina (600 mg/m2, quattro volte) e cisplatino (80 mg/m2 , due volte) nel corso di 6 settimane. Il regime ottimale per una somministrazione sicura della gemcitabina in concomitanza con dosi radianti terapeutiche, non è stato ancora determinato in tutti i tipi tumorali.
Radioterapia non conomitante (effettuata separatamente in un periodo di tempo >7 giorni) – Le analisi dei dati non suggeriscono alcun aggravamento della tossicità nel caso in cui la gemcitabina sia somministrata fino a 7 giorni prima o dopo l'effettuazione della radioterapia, ad eccezione del fenomeno di “recall“ da radiazione. I dati indicano che la terapia con gemcitabina può essere iniziata dopo che gli effetti acuti della radioterapia si sono risolti o almeno dopo una settimana dalla sua effettuazione.
Lesioni da radiazione sono state osservate su tessuti bersaglio (es. esofagiti, coliti e polmoniti) in associazione con l'uso, sia concomitante che non, di gemcitabina.
Altre
L'uso contemporaneo del vaccino per la febbre gialla e di vaccini vivi attenuati non è consigliato a causa del rischio di malattia sistemica, eventualmente con esito fatale, particolarmente nei pazienti che sono già immunodepressi.
SOVRADOSAGGIOCosa fare se avete preso una dose eccessiva di
Gemcitabina Pfizer 38 mg/ml concentrato per soluz. per inf. 1 flaconcino 200 mg/5,3 mlNon esistono antidoti per il sovradosaggio di gemcitabina. Dosi uniche fino a 5700 mg/m2 sono state somministrate per infusione endovenosa in 30 minuti ogni 2 settimane con una tossicità clinicamente accettabile. In caso di sospetto sovradosaggio, il paziente deve essere sottoposto ad appropriati esami ematologici e ricevere, se necessario, terapia di supporto.
CONSERVAZIONEFlaconcini sigillati
Conservare in frigorifero (tra 2°C e 8oC).
PATOLOGIE ASSOCIATE