Ibitazina 2 g + 0,250 g/4 ml polv. e solv. per soluz. iniett. im

25 aprile 2024
Farmaci - Ibitazina

Ibitazina 2 g + 0,250 g/4 ml polv. e solv. per soluz. iniett. im


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Ibitazina 2 g + 0,250 g/4 ml polv. e solv. per soluz. iniett. im è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di piperacillina + tazobactam, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici penicillinici. E' commercializzato in Italia da Ibi Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Ibigen S.r.l.

CONCESSIONARIO:

Ibi Istituto Biochimico Italiano Giovanni Lorenzini S.p.A.

MARCHIO

Ibitazina

CONFEZIONE

2 g + 0,250 g/4 ml polv. e solv. per soluz. iniett. im

FORMA FARMACEUTICA
preparazione iniettabile

PRINCIPIO ATTIVO
piperacillina + tazobactam

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici penicillinici

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
6,66 €


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Foglietto illustrativo Ibitazina »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Ibitazina? Perchè si usa?


Ibitazina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 2 anni di età (vedere paragrafi 4.2 e 5.1):

Adulti e adolescenti
  • Polmonite grave, inclusa polmonite nosocomiale e da ventilazione meccanica
  • Infezioni delle vie urinarie complicate (inclusa pielonefrite)
  • Infezioni intra-addominali complicate
  • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede diabetico)
Trattamento di pazienti con batteriemia in associazione, o in associazione sospetta, ad una delle infezioni riportate sopra.

Ibitazina è indicata nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.

Bambini da 2 a 12 anni
  • Infezioni intra-addominali complicate
Ibitazina è indicata nel trattamento di bambini neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.

L'uso appropriato di agenti antibatterici deve essere conforme alle linee guida ufficiali.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Ibitazina?


Ipersensibilità ai principi attivi, ad altre penicilline o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Anamnesi positiva di gravi reazioni allergiche acute ad altri prodotti beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi).

Ipersensibilità alla lidocaina (solvente per uso intramuscolare).


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Ibitazina?


Nella scelta del trattamento di un paziente con piperacillina/tazobactam deve essere presa in considerazione l'appropriatezza sull'uso di una penicillina semi-sintetica ad ampio spettro, basata su fattori come la gravità dell'infezione e la prevalenza di resistenza rispetto ad altri prodotti antibatterici disponibili.

Prima di iniziare la terapia con Ibitazina, deve essere fatta un'attenta indagine su precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, ad altri antibiotici beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi) e ad altri allergeni. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (reazioni anafilattiche/anafilattoidi [incluso lo shock]) in pazienti sottoposti a terapia con penicilline, incluso piperacillina/tazobactam. Queste reazioni avvengono più frequentemente in pazienti con un'anamnesi positiva di sensibilizzazione a diversi allergeni. Le reazioni gravi di ipersensibilità richiedono l'interruzione dell'antibiotico, e possono richiedere la somministrazione di epinefrina e l'adozione di altre misure di emergenza.

Ibitazina può provocare reazioni avverse cutanee gravi, come sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi epidermica tossica, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.8). Se i pazienti sviluppano un'eruzione cutanea devono essere monitorati attentamente e se le lesioni peggiorano Ibitazina deve essere sospesa.

La colite pseudomembranosa indotta da antibiotici può manifestarsi con diarrea grave e persistente e può essere potenzialmente letale. I sintomi di colite pseudomembranosa possono insorgere durante o dopo il trattamento antibatterico. In questi casi Ibitazina deve essere sospesa.

La terapia con Ibitazina può causare lo sviluppo di batteri resistenti, che potrebbero causare super-infezioni.

Manifestazioni di tipo emorragico sono state riportate in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici. Queste reazioni sono state associate, talvolta, ad anormalità delle prove di coagulazione, quali tempo di sanguinamento, aggregazione piastrinica e tempo di protrombina; tali fenomeni si verificano più frequentemente nei pazienti con insufficienza renale.

Se si manifestano episodi emorragici, l'antibiotico deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia idonea.

Possono manifestarsi leucopenia e neutropenia, soprattutto durante una terapia prolungata, perciò si raccomandano controlli periodici della funzione ematopoietica.

Come con altre penicilline si possono verificare, in caso di somministrazione di dosi più elevate di quelle raccomandate, eccitabilità neuromuscolare o convulsioni, specialmente in pazienti con funzionalità renale alterata.

Può verificarsi ipokaliemia nei pazienti che hanno ridotte riserve di potassio o nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci che possono abbassare i livelli di potassio; in tali pazienti sono consigliabili determinazioni periodiche dell'elettrolita.

Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH)

Sono stati segnalati casi di Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) in pazienti trattati con piperacillina/tazobactam, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni. L'HLH è una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es. febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi). I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente. In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere interrotto.

Danno renale

A causa della sua potenziale nefrotossicità (vedere paragrafo 4.8), piperacillina/tazobactam deve essere utilizzato con attenzione in pazienti con insufficienza renale o in emodialisi. I dosaggi per via endovenosa e gli intervalli di somministrazione devono essere aggiustati in base al grado di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

In un'analisi secondaria utilizzando dati di un grande studio multicentrico controllato randomizzato, quando è stata esaminata la velocità di filtrazione glomerulare (GFR) dopo la somministrazione di antibiotici frequentemente utilizzati in pazienti in condizioni critiche, l'uso di piperacillina/tazobactam è stato associato a un tasso inferiore di miglioramento reversibile della GFR rispetto ad altri antibiotici. Questa analisi secondaria ha portato a concludere che piperacillina/tazobactam era una causa di ritardo nel recupero della funzionalità renale in questi pazienti.

L'uso combinato di piperacillina/tazobactam e vancomicina può essere associato ad un'aumentata incidenza di danno renale acuto (vedere paragrafo 4.5).

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene 108 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 5,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Ibitazina?


Miorilassanti non depolarizzanti

La piperacillina quando utilizzata contemporaneamente con il vecuronio è stata coinvolta nel prolungamento del blocco neuromuscolare indotto dal vecuronio.

A causa del loro meccanismo d'azione simile, si prevede che il blocco neuromuscolare prodotto da uno qualsiasi dei rilassanti muscolari non depolarizzanti può essere prolungato in presenza di piperacillina.

Anticoagulanti orali

Durante la somministrazione simultanea di eparina, anticoagulanti orali ed altri farmaci che possono interferire con la coagulazione del sangue, compresa la funzione trombocitica, i parametri della coagulazione devono essere controllati più frequentemente e monitorati regolarmente.

Metotressato

La piperacillina può ridurre l'eliminazione del metotressato. Pertanto, i livelli sierici del metotressato devono essere monitorati per evitare gli effetti tossici del farmaco.

Probenecid

Come per altre penicilline, la somministrazione contemporanea di probenecid e piperacillina/ tazobactam determina una più lunga emivita e una più bassa clearance renale sia di piperacillina che del tazobactam. Tuttavia, ciò non influisce sui picchi di concentrazione plasmatica delle due sostanze.

Aminoglicosidi

La piperacillina sia sola che con tazobactam non produce importanti alterazioni cliniche sulla farmacocinetica della tobramicina in pazienti con funzione renale normale e con insufficienza renale lieve o moderata. La farmacocinetica della piperacillina, del tazobactam e del metabolita M1 non viene modificata significativamente dalla somministrazione di tobramicina.

L'inattivazione di tobramicina e gentamicina da parte della piperacillina è stata dimostrata in pazienti con grave insufficienza renale.

Per informazioni relative alla somministrazione di piperacillina e tazobactam con gli aminoglicosidi fare riferimento ai paragrafi 6.2 e 6.6.

Vancomicina

Alcuni studi hanno rilevato un aumento dell'incidenza di lesione renale acuta in pazienti ai quali venivano somministrati in concomitanza piperacillina/tazobactam e vancomicina rispetto alla sola vancomicina (vedere paragrafo 4.4). Alcuni di questi studi hanno riportato che l'interazione è vancomicina dose dipendente.

Non sono state rilevate importanti interazioni farmacocinetiche tra piperacillina/tazobactam e vancomicina.

Effetti sui test di laboratorio

Come con altre penicilline, l'adozione di metodi non–enzimatici per la misurazione della glicosuria può determinare falsi-positivi.

Pertanto, in caso di terapia con Ibitazina, è necessaria la misurazione della glicosuria mediante metodi enzimatici.

Diversi metodi chimici per la determinazione della proteinuria possono dare falsi-positivi. La misurazione delle proteine con strisce reattive (dip stick)non subisce alcuna influenza.

Il test di Coombs diretto può risultare positivo.

Sono stati riportati dei risultati positivi utilizzando il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories in pazienti trattati con Ibitazina. Sono state riportate reazioni crociate di polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories.

Pertanto, i risultati positivi nei pazienti che ricevono Ibitazina devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ibitazina?


Sintomi

Nel post-marketing sono stati segnalati casi di sovradosaggio con piperacillina/tazobactam. La maggioranza di quegli eventi di cui si ha esperienza, compresi nausea, vomito e diarrea, si sono verificati anche con i comuni dosaggi raccomandati.

I pazienti possono manifestare eccitabilità neuromuscolare o convulsioni, se sono somministrate dosi superiori a quella raccomandata per via endovenosa (in particolare in presenza di insufficienza renale).

Trattamento

In caso di sovradosaggio, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere sospeso.

Non si conosce un antidoto specifico.

Il trattamento deve essere di supporto e sintomatico in relazione alle condizioni cliniche del paziente.

Eccessive concentrazioni plasmatiche di piperacillina o tazobactam possono essere ridotte con l'emodialisi (vedere paragrafo 4.4).


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Ibitazina durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati sull'uso di Ibitazina in donne in gravidanza non esistono o sono molto scarsi.

Studi sugli animali hanno dimostrato tossicità durante la fase dello sviluppo dell'animale ma nessuna evidenza di effetti teratogeni quando il medicinale è stato impiegato a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).

Piperacillina e tazobactam attraversano la placenta. Piperacillina/tazobactam in gravidanza deve essere usato solo se chiaramente indicato, ossia se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna in gravidanza e per il bambino.

Allattamento

La piperacillina è escreta in basse concentrazioni nel latte umano; le concentrazioni di tazobactam nel latte umano non sono state studiate. Le donne in allattamento devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna ed il bambino.

Fertilità

Uno studio di fertilità nel ratto non ha evidenziato alcun effetto sulla fertilità e sull'accoppiamento dopo somministrazione intraperitoneale di tazobactam o dell'associazione piperacillina/tazobactam (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Ibitazina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non ci sono studi sulla capacità di guidare veicoli o sull'uso di macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni flaconcino di polvere contiene piperacillina sodica 2,085 g, equivalente a piperacillina 2 g e tazobactam sodico 268,3 mg, equivalente a tazobactam 250 mg.

Ogni flaconcino di Ibitazina 2 g/250 mg contiene 4,70 mmol (108 mg) di sodio

Una fiala solvente contiene 4 ml di lidocaina cloridrato

Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1


ECCIPIENTI


Fiala solvente: Lidocaina cloridrato, acqua per preparazione iniettabile


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Conservare a temperatura non superiore a 25 °C


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Astuccio contenente 1 flaconcino di vetro tipo I contente la polvere e 1 fiala di vetro di tipo I contenente 4 ml di solvente per uso intramuscolare.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 09/02/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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