Nidipress 20 mg 28 compresse rivestite con film

25 aprile 2024
Farmaci - Nidipress

Nidipress 20 mg 28 compresse rivestite con film


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Nidipress 20 mg 28 compresse rivestite con film è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di lercanidipina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Calcioantagonisti. E' commercializzato in Italia da LaNova Farmaceutici S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

LaNova Farmaceutici S.r.l.

MARCHIO

Nidipress

CONFEZIONE

20 mg 28 compresse rivestite con film

FORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite

PRINCIPIO ATTIVO
lercanidipina cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Calcioantagonisti

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
9,12 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Nidipress disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Nidipress? Perchè si usa?


NIDIPRES è indicato negli adulti per il trattamento dell'ipertensione essenziale lieve-moderata.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Nidipress?


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Ostruzione all'eiezione ventricolare sinistra.
  • Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.
  • Angina pectoris instabile o recente (da meno di un mese) infarto cardiaco.
  • Alterazioni della funzionalità epatica di grado severo.
  • Alterazione della funzionalità renale di grado severo (GFR < 30 ml/min), inclusi i pazienti sottoposti a dialisi.
  • Trattamento concomitante con:
    • potenti inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
    • ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
    • pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Nidipress?


Sindromi da disfunzione del nodo del seno

Lercanidipina deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da sindromi da disfunzione del nodo del seno (senza un pacemaker).

Disfunzione ventricolare sinistra

Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, cautela è richiesta in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra.

Ischemia cardiaca

È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d'azione possano incrementare il rischio cardio-vascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti è richiesta cautela.

Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della severità di episodi anginosi acuti in pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati isolati casi di infarto miocardico (vedere paragrafo 4.8).

Alterazioni epatiche o renali

Si raccomanda particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con alterazioni renali da lievi a moderate. Sebbene la posologia raccomandata di 10 mg al giorno è risultata ben tollerata, l'incremento a 20 mg al giorno deve essere attentamente valutato.

Nei pazienti con moderata alterazione della funzionalità epatica l'effetto antipertensivo può essere aumentato e quindi bisogna considerare un aggiustamento del dosaggio.

Lercanidipina è controindicata nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica di grado severo o con compromissione della funzionalità renale (GFR <30 ml/min). Inclusi i pazienti sottoposti a emodialisi (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).

Dialisi peritoneale

Lercanidipina è stata associata allo sviluppo di un fluido peritoneale torbido in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. La torbidità è dovuta ad una maggiore concentrazione di trigliceridi nel fluido peritoneale. Sebbene il meccanismo sia sconosciuto, la torbidità tende a risolversi subito dopo la sospensione di lercanidipina. Questa è un'associazione importante da riconoscere poiché il fluido peritoneale torbido può essere confuso con una peritonite infettiva con conseguente ospedalizzazione non necessaria e terapia antibiotica empirica.

Induttori di CYP3A4

Induttori del CYP3A4 come anticonvulsivanti (ad esempio fenitoina, carbamazepina) e la rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici di lercanidipina e quindi l'efficacia di lercanidipina può risultare inferiore a quella attesa (vedere paragrafo 4.5).

Alcool

L'assunzione di alcool deve essere evitata in quanto può potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).

Lattosio

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio­galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Sodio

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente "senza sodio".

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di lercanidipina non sono state dimostrate nei bambini.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Nidipress?


Controindicazioni per l'uso concomitante

Inibitori del CYP3A4

Poiché lercanidipina viene metabolizzata dall'enzima CYP3A4, pertanto inibitori del CYP3A4, somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione di lercanidipina.

Uno studio di interazione con ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento delle concentrazioni plasmatiche di lercanidipina (un aumento di 15 volte della AUC e di 8 volte della Cmax per l'eutomero S-lercanidipina).

La somministrazione concomitante di lercanidipina con inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina, claritromicina) deve essere evitata (vedere paragrafo 4.3).

Ciclosporina

In seguito alla contemporanea somministrazione di lercanidipina e ciclosporina, è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambi i principi attivi.

Uno studio in giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata ciclosporina 3 ore dopo l'assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiano, mentre l'AUC di ciclosporina aumenta del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina con ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell'AUC della ciclosporina.

Ciclosporina e lercanidipina non devono essere somministrate insieme (vedere paragrafo 4.3).

Pompelmo o succo di pompelmo

Come per altre diidropiridine, lercanidipina è sensibile all'inibizione metabolica causata da pompelmo o succo di pompelmo, con un conseguente aumento della sua disponibilità sistemica ed un aumento del suo effetto ipotensivo. Lercanidipina non deve essere assunta con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).

Uso concomitante non raccomandato

Induttori di CYP3A4

La somministrazione concomitante di lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (ad esempio fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata con cautela poiché l'effetto antipertensivo può essere ridotto e la pressione arteriosa deve essere controllata più frequentemente del solito (vedere paragrafo 4.4).

Alcool

L'assunzione di alcool deve essere evitata in quanto può potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.4).

Precauzioni incluso l'aggiustamento della dose

Substrati di CYP3A4

Cautela deve essere esercitata quando lercanidipina viene prescritta insieme ad altri substrati del CYP3A4, come: terfenadina, astemizolo, farmaci antiaritmici di classe III come amiodarone, chinidina, sotalolo.

Midazolam

Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza a midazolam per os in volontari anziani, l'assorbimento di lercanidipina aumenta (approssimativamente del 40%) e la velocità di assorbimento diminuisce (tmax è ritardato da 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam sono rimaste immodificate.

Metoprololo

Somministrando lercanidipina con metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità di metoprololo non si modifica, mentre quella di lercanidipina si riduce del 50%. Questo effetto può essere dovuto alla riduzione del flusso sanguigno epatico, causata da beta-bloccanti e può quindi verificarsi con altri farmaci di questa classe. Di conseguenza, lercanidipina può essere somministrata con bloccanti dei recettori ß-adrenergici, ma può essere necessario un aggiustamento della dose.

Digossina

In pazienti sottoposti a trattamento cronico con b-metildigossina, la co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica. Comunque è stato mostrato un incremento medio del 33% della Cmax di digossina, mentre l'AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. È opportuno monitorare attentamente i pazienti in trattamento concomitante con digossina per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.

Uso concomitante con altri farmaci

Fluoxetina

Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto in volontari di età pari a 65 ± 7 anni (media ± s.d.), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di lercanidipina.

Cimetidina

I livelli plasmatici di lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi più elevate si raccomanda cautela poiché la biodisponibilità e l'effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.

Simvastatina

In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l'AUC di lercanidipina non è stata significativamente modificata, mentre l'AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo β-idrossiacido del 28%. È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando lercanidipina al mattino e simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.

Diuretici e ACE inibitori

Lercanidipina somministrata con diuretici e ACE inibitori è stata ben tollerata.

Altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna

Come per tutti i farmaci antipertensivi, si può osservare un aumento degli effetti ipotensivi quando lercanidipina è somministrata con altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna, come ad esempio alfabloccanti per il trattamento dei sintomi urinari, antidepressivi triciclici, neurolettici. Al contrario si può osservare una riduzione dell'effetto ipotensivo con l'uso concomitante di corticosteroidi.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Nidipress? Dosi e modo d'uso


Via di somministrazione: per uso orale.

Posologia

La dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno per via orale, almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta individuale del paziente.

L'aggiustamento della dose deve essere graduale, poiché il massimo effetto antipertensivo si manifesta entro 2 settimane circa.

Nel caso di pazienti non adeguatamente controllati mediante monoterapia antipertensiva, è possibile associare la somministrazione di lercanidipina a farmaci beta-bloccanti (atenololo), diuretici (idroclorotiazide) o un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (captopril o enalapril).

Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un “plateau” a dosi tra 20 e 30 mg, è improbabile che dosi più elevate inducano una maggiore efficacia mentre, per contro, può verificarsi un aumento degli effetti indesiderati.

Pazienti anziani

Sebbene dagli studi di farmacocinetica e dall'esperienza clinica specifica non sia emersa la necessità di modificare la dose giornaliera, si raccomanda tuttavia particolare attenzione all'inizio del trattamento negli anziani.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di Nidipres nei bambini fino a 18 anni di età non sono state stabilite.

Non ci sono dati disponibili.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica o renale

Si raccomanda particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi- a moderate. La posologia raccomandata è risultata ben tollerata da questi pazienti, tuttavia l'incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere attentamente valutato. Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica l'effetto antipertensivo può essere aumentato e quindi bisogna considerare un aggiustamento del dosaggio.

Nidipres è controindicato nei pazienti con compromissione epatica di grado severo o in pazienti con grave compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare < 30 ml/min) inclusi i pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Modo di somministrazione

Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale:
  • Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione.
  • Questo prodotto non deve essere somministrato con succo di pompelmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5)


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Nidipress?


Nell'esperienza post-marketing di lercanidipina, sono stati riportati alcuni casi di sovradosaggio con un intervallo da 30 a 40 mg fino a 800 mg incluse segnalazioni di tentativo di suicidio.

Sintomi

Analogamente alle altre diidropiridine, un sovradosaggio di lercanidipina induce una eccessiva vasodilatazione periferica associata ad ipotensione significativa e tachicardia riflessa. Comunque, a dosaggi molto alti, la selettività periferica può essere persa, causando bradicardia e un effetto inotropo negativo. Le più comuni reazione avverse associate a casi di overdose sono state ipotensione, capogiri, mal di testa e palpitazioni.

Trattamento

L'ipotensione clinicamente significativa richiede un supporto cardiovascolare attivo che include il monitoraggio frequente della funzione cardiaca e respiratoria, il sollevamento degli arti e l'attenzione al volume del fluido circolante e alla produzione di urina. Visto l'effetto farmacologico prolungato di lercanidipina, è essenziale monitorare per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare del paziente. Poiché il prodotto ha un elevato legame proteico, la dialisi probabilmente non è efficace. I pazienti nei quali ci si aspetta un'intossicazione da moderata a grave devono essere tenuti in osservazione in ospedale.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Nidipress durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non ci sono dati sull'impiego di lercanidipina in gravidanza. Studi effettuati negli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3), tuttavia, sono stati osservati con altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine. Nidipres non deve essere somministrato durante la gravidanza o a donne in età fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale.

Allattamento

Non è noto se lercanidipina/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. NIDIPRES non deve essere assunto durante l'allattamento.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici con lercanidipina. In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, è possibile attribuirne la causa ai calcio-antagonisti.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Nidipress sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


NIDIPRES altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Pertanto occorre cautela in quanto possono presentarsi capogiri, astenia, senso di affaticamento e, più raramente, sonnolenza.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di lercanidipina cloridrato (pari a 9,4 mg di lercanidipina).

Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di lercanidipina cloridrato (pari a 18,8 mg di lercanidipina).

Eccipiente con effetti noti:

Una compressa rivestita con film da 10 mg contiene 30 mg di lattosio monoidrato

Una compressa rivestita con film da 20 mg contiene 60 mg di lattosio monoidrato

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa:

Magnesio stearato

Povidone

Sodio amido glicolato Tipo A

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina

Film di rivestimento:

NIDIPRES 10 mg compresse rivestite con film:

Macrogol

Alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato

Talco

Titanio diossido (E171)

Ferro ossido giallo (E172).

NIDIPRES 20 mg compresse rivestite con film:

Macrogol

Alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato

Talco

Titanio diossido (E171)

Ferro ossido giallo (E172)

Ferro ossido rosso (E172)


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Blister in Al/PVC/PVdC

Confezioni da 28 compresse da 10 mg.

Confezioni da 28 compresse da 20 mg.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 24/04/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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