Prontalgin 50 mg/ml soluzione iniettabile 5 fiale 100 mg/2 ml

28 marzo 2024
Farmaci - Prontalgin

Prontalgin 50 mg/ml soluzione iniettabile 5 fiale 100 mg/2 ml


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Prontalgin 50 mg/ml soluzione iniettabile 5 fiale 100 mg/2 ml è un medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica da rinnovare di volta in volta; per una cura di durata non superiore a trenta giorni. (classe A), a base di tramadolo cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da Neopharmed Gentili S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Neopharmed Gentili S.p.A.

MARCHIO

Prontalgin

CONFEZIONE

50 mg/ml soluzione iniettabile 5 fiale 100 mg/2 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
tramadolo cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici oppioidi

CLASSE
A

RICETTA
medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica da rinnovare di volta in volta; per una cura di durata non superiore a trenta giorni.

PREZZO
5,49 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Prontalgin disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Prontalgin? Perchè si usa?


Stati dolorosi acuti e cronici di media e grave intensità, quali: dolore post-chirurgico, dolore da traumi, dolore di pertinenza oncologica.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Prontalgin?


  • Ipersensibilità accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o verso altri oppioidi.
  • Pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi o entro due settimane dalla loro sospensione (vedere paragrafo 4.5).
  • Intossicazione acuta da alcool, ipnotici, analgesici o altri farmaci attivi sul sistema nervoso centrale (SNC), (vedere paragrafo 4.5).
  • Pazienti con forme epilettiche non controllate.
  • Nel trattamento dell'astinenza da narcotici.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Prontalgin?


Interazioni che alterano l'uso di PRONTALGIN Soluzione iniettabile
  • L'uso terapeutico concomitante di tramadolo e farmaci serotoninergici, quali inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI), inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.3), antidepressivi triciclici e mirtazapina, può provocare la sindrome da serotonina, una condizione potenzialmente letale (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
  • Medicinali ad azione sedativa come le benzodiazepine o analoghi: l'uso concomitante di oppioidi e medicinali ad azione sedativa come le benzodiazepine o analoghi incrementa il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso a causa dell'effetto addizionale depressivo sul SNC. La dose e la durata del trattamento concomitante dovrebbero essere limitati (vedere paragrafo 4.4). Analogamente, deve essere prestata cautela nel caso di uso concomitante con alcool.
  • PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere usato con cautela in pazienti in trattamento con altro agente serotoninergico quale clomipramina, fluoxetina, fluvoxamina, nefazodone, paroxetina, sertralina e venlafaxina, per il rischio di crisi convulsive e sindrome da serotonina (vedere paragrafo 4.4).
  • Il tramadolo viene metabolizzato a metabolita attivo dal citocromo P450 2D6. Pertanto, l'effetto analgesico del tramadolo è meno intenso in pazienti con metabolismo lento (P450 2D6) e in pazienti in trattamento con inibitori del citocromo P450 2D6 quali paroxetina, fluoxetina, chinidina, ritonavir e cimetidina (vedere paragrafo 4.4).
  • L'assunzione simultanea di carbamazepina riduce marcatamente i livelli sierici di tramadolo e del suo metabolita attivo al punto da rendere possibile una diminuzione dell'efficacia analgesica e una riduzione della durata d'azione.
  • L'impiego concomitante di farmaci ad azione oppioide agonista-antagonista (buprenorfina, nalbufina, pentazocina) può ridurre l'effetto analgesico per blocco competitivo dei recettori.
  • I risultati di due studi clinici dimostrano che la somministrazione concomitante di ondansetrone può ridurre l'effetto analgesico di tramadolo.
Interazioni che influenzano l'uso di altri farmaci
  • La somministrazione concomitante di PRONTALGIN Soluzione iniettabile ed anestetici o altri farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, incluso l'alcool, può potenziarne l'effetto deprimente sul SNC.
  • Cautela deve essere posta in caso di somministrazione contemporanea di tramadolo e derivati cumarinici (p.e. warfarin) perché in certi pazienti possono verificarsi manifestazioni dovute all'effetto anticoagulante, quali aumento del INR ed ecchimosi (vedere paragrafo 4.4). Il meccanismo di questa interazione è sconosciuto.
  • La somministrazione contemporanea di digossina e tramadolo raramente ha comportato effetti tossici da digossina.
  • Il tramadolo può indurre convulsioni e potenziare l'effetto degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, degli inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo) che abbassano la soglia convulsivante (vedere paragrafo 4.4).


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Prontalgin? Dosi e modo d'uso


Posologia

Come con tutti i farmaci ad azione analgesica, la dose di PRONTALGIN Soluzione iniettabile deve essere adattata all'intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. In generale si deve scegliere la dose minima efficace per l'analgesia.

Adulti e ragazzi di 12 anni ed oltre

La dose usuale è da 50 a 100 mg, da 3 a 4 volte al giorno. Nei ragazzi dai 12 ai 14 anni si raccomanda di impiegare la dose più bassa.

Pazienti anziani

Di solito non è necessario adattare la dose nei pazienti fino ai 75 anni in assenza di insufficienza epatica o renale clinicamente manifesta. Nei soggetti anziani oltre i 75 anni, l'eliminazione del farmaco può essere più lenta. Perciò, se necessario, l'intervallo di somministrazione deve essere aumentato secondo le esigenze del paziente.

Compromissione renale/dialisi e compromissione epatica

Nei pazienti con insufficienza renale e/o epatica l'eliminazione del tramadolo è ritardata. In questi pazienti si deve valutare attentamente un prolungamento degli intervalli di somministrazione tenendo conto delle necessità del paziente.

Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance di creatinina <10 ml/min) il tramadolo non è raccomandato.

Dato che il tramadolo viene eliminato molto lentamente con l'emodialisi o l'emofiltrazione, per mantenere l'analgesia non è generalmente necessaria la somministrazione post-dialitica.

Il trattamento con tramadolo non è consigliato nei pazienti con compromissione epatica grave.

Uso nei bambini con meno di 12 anni

Il trattamento con tramadolo non è consigliato nei bambini con meno di 12 anni poiché la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite in tale fascia di età.

Modo di somministrazione

PRONTALGIN Soluzione iniettabile può essere somministrato per via intramuscolare o tramite iniezione endovenosa lenta (50 mg in 1-2 minuti). PRONTALGIN Soluzione iniettabile può essere somministrato anche per infusione alla velocità di 12-24 mg/ora dopo una iniziale iniezione i.m o e.v. di 100 mg. In caso di trattamento cronico si raccomanda, laddove possibile, di aumentare gradatamente il dosaggio di tramadolo fino a raggiungere la dose finale consigliata (con incrementi ogni 2 o 3 giorni) allo scopo di ridurre l'incidenza degli eventi avversi.

In genere non deve essere superata la dose giornaliera totale di 400 mg di PRONTALGIN Soluzione iniettabile.

Le dosi devono essere assunte ad intervalli di almeno 4 ore, anche qualora non venisse rispettato lo schema posologico regolare, come ad esempio in caso di dimenticanza di una dose o di intervalli prolungati.

Nel caso in cui PRONTALGIN sia impiegato per una sintomatologia dolorosa acuta, si deve tener presente che la sua azione è un po' ritardata rispetto a quella di altri analgesici.

I periodi di trattamento devono generalmente essere limitati e intermittenti.

In caso di interruzione improvvisa, possono verificarsi sintomi di astinenza.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Prontalgin?


Generalmente i sintomi di sovradosaggio sono quelli tipici degli analgesici oppioidi e comprendono: miosi, vomito, collasso cardiocircolatorio, sedazione e coma, convulsioni e depressione respiratoria. È stato descritto un caso di epatite fulminante letale dopo sovradosaggio di tramadolo.

Un massiccio sovradosaggio può risultare letale. Il rischio di decesso aumenta in caso di uso concomitante di benzodiazepine.

Devono essere messe in atto misure di supporto quali il mantenimento delle funzioni respiratoria e cardiovascolare. Per risolvere la depressione respiratoria deve essere impiegato il naloxone, mentre le convulsioni possono essere controllate con diazepam.

L'emodialisi o l'emofiltrazione da sole non sono utili in caso di sovradosaggio.

È stata riferita anche la sindrome da serotonina.


EFFETTI INDESIDERATI


Quali sono gli effetti collaterali di Prontalgin?


Gli effetti indesiderati segnalati più comunemente sono nausea e capogiri; entrambi si verificano in ≥1/10 dei pazienti.

Si verificano inoltre le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate per frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1000 e <1/100); raro (≥1/10000 e <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie cardiovascolari

Non comune: effetti sulla regolazione cardiovascolare (palpitazioni, tachicardia, ipotensione posturale o collasso cardiovascolare). Questi effetti avversi possono verificarsi in modo particolare con la somministrazione endovenosa e nei pazienti fisicamente stressati.

Raro: bradicardia e aumento della pressione arteriosa.

Molto raro: vampate.

Patologie del sistema nervoso

Molto comune: capogiro.

Comune: cefalea, sonnolenza.

Raro: variazioni di appetito, parestesia, tremori, depressione respiratoria, convulsioni epilettiformi, contrazioni muscolari involontarie, incoordinazione motoria, sincope.

Non nota: disturbi del linguaggio, sindrome da serotonina.

Può verificarsi depressione respiratoria se le dosi raccomandate vengono considerevolmente superate e si assumono contemporaneamente a sostanze ad effetto deprimente sul SNC (vedere paragrafo 4.5).

Dopo la somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo trattamento concomitante con altri farmaci che riducono la soglia di crisi o provocano convulsioni cerebrali, possono verificarsi convulsioni epilettiformi (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

Disturbi psichiatrici

Raro: allucinazioni confusione, ansia, disturbi del sonno e incubi. Gli effetti indesiderati psichici possono variare in ogni soggetto per intensità e natura (in base alla personalità e alla durata del trattamento). Questi effetti comprendono: variazioni di umore (generalmente esaltazione, occasionalmente disforia), variazioni della vita attiva (generalmente riduzione, occasionalmente incremento) e variazioni cognitive e delle capacità sensoriali (es. capacità decisionale, disturbi nella percezione).

Può verificarsi dipendenza.

Disturbi del sistema immunitario

Raro: reazioni allergiche (es. dispnea, broncospasmo, sibilo, edema angioneurotico, ed eccezionalmente necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson), anafilassi e reattività crociata con farmaci antinfiammatori non steroidei.

Patologie dell'occhio

Raro: visione offuscata.

Non nota: midriasi.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Raro: dispnea.

Non nota: singhiozzo.

Sono stati segnalati casi di peggioramento dell'asma, sebbene non sia stato stabilito un nesso causale.

Patologie gastrointestinali

Molto comuni: nausea

Comune: vomito, costipazione, secchezza del cavo orale.

Non comune: diarrea, conati di vomito, irritazione gastrointestinale (sensazione di pressione allo stomaco, edema).

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Comune: sudorazione

Non comune: reazioni cutanee (es. prurito, eruzione cutanea, orticaria)

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Raro: debolezza motoria.

Patologie epatobiliari

Molto raro: in pochi casi isolati è stato segnalato un incremento dei valori degli enzimi epatici in rapporto temporale con l'uso terapeutico di tramadolo.

Patologie renali e urinarie

Raro: difficoltà della minzione (difficoltà nel passaggio delle urine e ritenzione urinaria).

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: affaticamento.

Raro: Possono verificarsi sintomi da astinenza, simili a quelli da astinenza da oppioidi, quali: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali. Altri sintomi, che sono stati osservati molto raramente dopo sospensione del tramadolo includono: attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesie, tinnito e sintomi inusuali a carico del sistema nervoso centrale (come confusione, deliri, depersonalizzazione, disturbi della percezione, paranoia).

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Molto raro: vertigini.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non nota: ipoglicemia.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Prontalgin durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Gli studi sull'animale non hanno rivelato alcun effetto embriotossico, se non alle dosi già tossiche per le madri. Non sono disponibili dati adeguati sulla sicurezza del tramadolo nelle donne in gravidanza e durante il parto. Pertanto PRONTALGIN Soluzione iniettabile non deve essere impiegato durante la gravidanza e il parto.

Allattamento

Circa lo 0,1% della dose di tramadolo assunto dalla madre viene escreto nel latte materno.

Nell'immediata fase puerperale, per un dosaggio giornaliero materno per via orale fino a 400 mg, ciò corrisponde a una quantità media di tramadolo ingerito dai neonati allattati al seno pari al 3% della dose aggiustata per il peso della madre. Per questo motivo, tramadolo non deve essere usato durante l'allattamento o, in alternativa, l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo. L'interruzione dell'allattamento non è generalmente necessaria a seguito di una singola dose di tramadolo.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Prontalgin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Il tramadolo può ridurre i tempi di reazione. Questo effetto può essere aumentato da alcool o altre sostanze deprimenti il SNC. Pertanto PRONTALGIN Soluzione iniettabile può influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti devono essere avvisati di non guidare o adoperare macchinari durante il trattamento con PRONTALGIN Soluzione iniettabile.


PRINCIPIO ATTIVO


Descrizione generale

Soluzione leggermente ipertonica, limpida ed incolore

Tramadolo cloridrato: 50 mg/ml (100 mg/2 ml)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Sodio acetato

acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 60 mesi

Nessuna particolare precauzione per la conservazione


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Fiale in vetro di tipo I contenenti 2 ml di soluzione iniettabile.

Confezione da 5 fiale.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 28/12/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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