Orecchioni

19 marzo 2024

Orecchioni: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Orecchioni: definizione e generalità


Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia.

Cause


Orecchioni: cause principali


L'agente responsabile è un Paramyxovirus che viene diffuso per contagio ad opera di goccioline di saliva o per contatto diretto con materiali contaminati. Il virus penetra attraverso la bocca: si può rinvenire nella saliva per 1-6 giorni prima del rigonfiamento delle ghiandole salivari e durante tutto il periodo della malattia. L'incidenza della malattia presenta un picco nel tardo inverno e all'inizio della primavera.

Sintomi

Visualizza le schede dei sintomi più comuni per questa patologia:

Orecchioni: sintomi più comuni


La durata del periodo d'incubazione è molto varia (5-35 giorni). Il periodo prodromico è caratterizzato da scarso appetito, malessere generale, cefalea e febbre bassa o moderata. Successivamente compare la tumefazione dolente delle parotidi, accompagnata da febbre elevata e dolore alla masticazione e alla deglutizione, con difficoltà nell'alimentazione. Talvolta possono essere interessate anche le ghiandole salivari sottolinguali e sottomascellari. La parotite epidèmica dura in media 10-15 giorni. Nei maschi dopo la pubertà il virus può causare l'infiammazione dolorosa di uno o di entrambi i testicoli (orchite), possibile causa di sterilità.

Diagnosi

Orecchioni: come efftuare la diagnosi


La diagnosi viene posta dal medico sulla base dei sintomi tipici, specie nei periodi epidemici. I test sierologici per l'identificazione del virus della parotite e degli anticorpi diretti contro di esso sono raramente necessari.

Cure

Orecchioni: cure e rimedi


La terapia è sintomatica e si avvale di analgesici e antinfiammatori (evitando l'aspirina nei bambini piccoli), antipiretici e impacchi caldo-umidi sulla tumefazione. Per la profilassi, esiste un vaccino non obbligatorio.

Cure complementari

Gli impacchi di olio di ricino possono avere un effetto lenitivo sulle ghiandole infiammate. Echinacea e sigillo d'oro aiutano a contrastare le infezioni. L'estratto di arnica strofinato sulle tempie può ridurre la cefalea. Segnalati anche rimedi omeopatici, agopuntura e aromaterapia.

Alimentazione

Preferire alimenti liquidi o morbidi poiché gli orecchioni causano dolore durante la masticazione. Anche i cibi e i liquidi acidi (come gli agrumi e i succhi di frutta) possono esacerbare la sintomatologia. È bene invece bere molta acqua per recuperare la rapida perdita di liquidi corporei dovuta alla febbre.

Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



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